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Covid: nuovi contagi in Regione |
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4/11/2020 |
| In Basilicata continuano ad aumentare i nuovi contagi, ai 265 comunicati oggi dalla task force (39 pugliesi), si aggiungono 7 nuovi casi registrati alla FCA di Melfi.
In seguito alla Call di oggi, la Direzione Aziendale ha comunicato al Comitato della sicurezza che le nuove positività riguardano: un impiegato della Sicurezza (residente in Basilicata) che ha lavorato fino al 26 Ottobre.( 3 contatti stretti); un operaio montaggio (residente in Basilicata) ha lavorato fino al 23 Ottobre (1 contatto stretto ); operaio plastica (residente in Campania ) ha lavorato fino al 24 Ottobre (2 contatti stretti); un operaio montaggio (Residente in Basilicata) ha lavorato fino al 29 Ottobre. (1 contatto stretto); un operaio montaggio (Residente in Basilicata) ha lavorato fino al 30 Ottobre (2 contatti stretti); un operaio montaggio (Residente in Puglia) ha lavorato fino al 28 Ottobre (4 contatti stretti); un impiegato della sicurezza (Residente in Basilicata) ha lavorato fino al 02 Novembre (1 contatto stretto).
Ma nel pomeriggio in Regione sarebbero già stati accertati una quarantina di nuovi casi.
A Rotonda, dopo i 5 casi registrati questa mattina, nel pomeriggio il sindaco Rocco Bruno ha reso noto il contagio di “un residente sottoposto a tampone dopo ricovero ospedaliero”. Con quest’ultimo i positivi riconducibili a Rotonda sono saliti a 13, compresa una persona in quarantena a Viggianello.
Anche a Lauria il sindaco Angelo Lamboglia ha comunicato via social la notizia di nuovi casi.
"Allo scopo di informare - ha postato il primo cittadino lauriota - comunico che l'ufficiale sanitario mi ha informato, dato che non sono stati ancora caricati in piattaforma, in merito ad altre 5 positività su Lauria. Le stesse sono tutte legate a positività dei giorni scorsi e pertanto già in isolamento.Il totale dei positivi sale dunque a 42 considerato che abbiamo 1 guarigione ed un caso domiciliato in calabria. Tra le positività alcune impattano il contesto scolastico di Galdo e Melara dove le classi impattate sono state tenute precauzionalmente a casa già dai giorni passati".
(In aggiornamento...)
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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