Operai nel piazzale del Cova per un blocco generale dell’impianto: dovrebbe essere questa la ragione della fiammata, ripresa, pubblicata sui social e segnalata dall’Osservatorio Popolare della Val d’Agri, di questa mattina al centro oli di Viggiano. Le ragioni del blocco non si conoscono ma è scattato il piano di emergenza interno e i lavoratori sono usciti.
“Di questo blocco ancora non conosciamo le ragioni- ci dice al telefono alle 10.30 il segretario della Uilm Giovanni Galgano- ma dimostra ancora di più quello che noi da settimane e mesi stiamo denunciando: poca manutenzione all’interno dell’impianto. Da marzo l’Eni ha deciso di ridurre drasticamente anche le attività di manutenzione e ciò vuol dire, come più volte denunciato, mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori e del territorio. L’impianto, non più così giovane, ha la necessità di ampliare le attività di manutenzione. L’Eni non può pensare che la ‘’crisi’’ (se di crisi possiamo parlare) possa consentire di ridurre le attività per attutire i propri costi economici. Serve un piano di attività straordinario di manutenzione. Spero che la Regione intervenga energicamente nei confronti dell’Eni affinché per la salvaguardia del territorio’’.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua