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Dieci anni fa la scomparsa di Luigi Viola: il ricordo dei figli; il suo pensiero in un'intervista del 2007

7/06/2020



Dieci anni fa Luigi Viola, che era stato fino all’anno prima sindaco di Chiaromonte per due mandati, poi consigliere provinciale e tra i fondatori di Stella Maris Mediterranea, ci lasciava improvvisamente. Una perdita immensa per Chiaromonte e per tutto il territorio. Lungimirante, sempre garbato nei modi, Luigi Viola non cedette mai alla considerazione che il territorio nel quale viveva e operava fosse un’area svantaggiata, come spesso le cronache dell’epoca raccontavano. Lo dimostra molto bene questa intervista, che abbiamo voluto condividere nella sua quasi totale integrità, realizzata nel febbraio 2007. Un modo per ricordare Luigi ma anche per riflettere su come le considerazioni da lui esposte siano più attuali che mai. Subito dopo ospitiamo due bellissime riflessioni dei figli di Luigi, Valentina, ora sindaco e Nicola, che è anche presidente dell’associazione nata in ricordo del padre. Con la sua scomparsa, alla quale purtroppo, 5 anni dopo, si aggiunse la scomparsa del suo amico fraterno Sandro Berardone, con il quale condividevano la voglia di sviluppo del nostro territorio, l’area del Senisese e la Basilicata tutta hanno perso un importante punto di riferimento.
Lasiritide.it



’’Mio padre e l’eredità del lavoro per il bene comune’’


Sono ormai passati 10 anni dalla scomparsa di mio padre.
Sono 10 anni che questo territorio ha perso una delle figure politiche di riferimento, così come viene definito e ricordato nei momenti pubblici a lui dedicati, ma anche dagli amici politici di sempre e dai cittadini di Chiaromonte.
Come Sindaco affermo, senza timore di essere smentita, che certamente la sua assenza come uomo delle Istituzioni si avverte sempre più, forse ancora di più oggi che ieri.
Oggi tutti avremmo bisogno di ritrovare ancora di più quei valori sani e di bene comune che animavano il suo agire quotidiano e la sua azione politica.
Personalmente posso dire di essere stata molto fortunata ad averlo avuto come maestro di vita prima e come riferimento politico ora.
Prima della sua morte non avrei mai pensato di diventare sindaco di Chiaromonte e, se le cose fossero andate diversamente nella vita della nostra famiglia, forse non avrei mai avuto l’onore di ricoprire questo ruolo. Ma la vita non si fa con i se e con i ma…
Quando, nel lontano 2014, in prossimità delle elezioni comunali di quella primavera, la sezione del Pd prima e poi gli altri gruppi politici, proposero e sostennero la mia candidatura, fui titubante solo 10 minuti (in realtà forse molti di meno) e poi decisi di intraprendere consapevolmente questa meravigliosa avventura.
Grazie al sostegno che ho ricevuto allora e che mi hanno rinnovato i miei cittadini rivesto ormai da 6 anni il ruolo che fu di mio padre.
La motivazione che mi spinse a dire sì nel 2014 e che anima quotidianamente il mio agire politico è l’amore incondizionato che mi ha trasmesso mio padre per il nostro paese e per il nostro territorio.
La decisione di intraprendere nella mia vita un percorso politico nasce anche dal desiderio personale prima, ma anche da cittadina del nostro territorio, di provare a portare a termine tutto quello che mio padre non ha potuto fare nella sua vita.
Non ho mai pensato di eguagliarlo, né tantomeno di essere paragonata a lui ( e quando qualcuno imprudentemente lo fa mi arrabbio). Semplicemente avverto l’esigenza, credo innata e spontanea trasmessami da mio padre, di lavorare costantemente per il bene comune, mettendomi a disposizione incondizionatamente della collettività.
Continuerò sempre ad amministrare sulla scia del suo operato e del suo ricordo, consapevole del fatto però che i tempi e le circostanze sono inevitabilmente cambiati, ma con la certezza che i sani valori con cui sono cresciuta saranno sempre alla base del mio agire.

Valentina Viola
Sindaco di Chiaromonte



‘’Mio padre, che mi ha donato la vita. Due volte’’


Questa semplice foto spiega chi è stato mio padre e chi continua ad essere per tantissime persone che mai lo dimenticheranno e che non perdono occasione per dimostrarmi la loro ammirazione e stima nei suoi confronti. Solo questo basterebbe per descrivere chi è Luigi Viola.
Ma, mi chiedo a volte, mio padre in questo mondo social come si sarebbe comportato. Sicuramente si sarebbe posto in avanti e con uno sguardo verso il futuro anche qui. Non dimenticherò mai quella sua richiesta: “Nicò, un giorno mi devi spiegare un po’ Facebook, vorrei capire un po’ come funziona”. Oggi, papà, ti dico che solo facebook non ti sarebbe bastato. Avrei dovuto spiegarti anche gli altri social.

Mi chiedo come avrei vissuto, con la consapevolezza che ho oggi, il mio rapporto con lui. Sono convinto che sarebbe stato ricco di confronti su vari temi. Avrei voluto confrontarmi con lui su tante tematiche che 10 anni fa appassionavano solo lui, ma che oggi avrebbero appassionato entrambi.
La voglia di rivedere le sue interviste, rileggere i suoi cari appunti che conserviamo gelosamente, i suoi discorsi, mi fa sentire più vicino a lui e allo stesso tempo sono fonte inesauribile di riflessioni. Proprio due giorni fa, rivedendolo e riascoltandolo, sono ritornato indietro negli anni assieme a lui; chiudendo gli occhi ho cercato di rivivere momenti insieme. Ripeto, io 10 anni fa non ero ancora’’ connesso’’ con la vita che mio padre svolgeva ogni giorno. Lo vivevo più da padre, come giusto che fosse. Sì, certo, vedevo e capivo i vari momenti del suo bellissimo percorso politico fatto di gioie e dolori, ma ero, dal ‘’basso’’ dei miei 20 anni, ancora acerbo di molte nozioni e concetti.
Spesso ricorre in me un pensiero: “Cosa ha lasciato in dono a me mio padre?”. Ed ogni volta ho bisogno di prendere nota perché sono davvero tanti i suoi insegnamenti. Lui e mia madre ci hanno sempre insegnato che l’educazione e i buoni modi ripagano sempre. Con il passare di questi anni mi sono chiesto da dove provenisse in mio padre questo senso di dedizione ed amore SENZA CONDIZIONI verso il proprio paese. Me ne sono sempre fatto una ragione ma oggi più che mai posso affermare, senza il timore di essere corretto da qualcuno, che le sue profonde radici chiaromontesi, il fatto che provenisse da una famiglia piena di valori, siano stati il suo cammino durante la sua vita da padre e da amministratore.
Padre ed amministratore, due ruoli differenti di peso ma che mio padre ha portato a avanti sempre con la stessa dedizione. Per lui il suo amato paese, il suo territorio sono sempre stati la sua famiglia e da buon padre di famiglia ne ha portato avanti sempre gli interessi. Oggi, ripercorrendo questi 10 anni, devo a lui la fortuna per tante cose. Lui mi ha lasciato in dono la mia ragazza e madre da circa tre settimane, di nostra figlia Alessia. Il dono più grande che potessi mai ricevere perché solo quando diventi padre puoi davvero comprendere tutti gli insegnamenti ricevuti dai tuoi genitori.
Ecco, proprio la nascita di mia figlia è la testimonianza che mio padre non mi ha mai lasciato. Alessia è nata il 19 maggio 2020 all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Mio padre il 20 maggio del 2010 entrava in quello stesso ospedale. È il segno lui, a 10 anni di distanza, ha fatto sentire la sua presenza donando una nuova vita.

Nicola Viola
Presidente associazione ‘Il sorriso’’






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