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Emergenza Covid-19: aggiornamento dati del 31 marzo |
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31/03/2020 |
| La task force regionale comunica che in tutta la giornata di ieri, 30 marzo, sono stati processati 212 tamponi per l’infezione da Covid-19. Di questi 198 sono risultati negativi e 14 positivi (13 più 1 di Gravina di Puglia).
I nuovi positivi sono così distribuiti:
Viggiano 1
Potenza 3
Montemurro 1
Moliterno 1
Marsicovetere 1
Marsiconuovo 1
Avigliano 5
Gravina di Puglia 1
Attualmente i pazienti ricoverati presso strutture ospedaliere lucane (Azienda ospedaliera San Carlo e Madonna delle Grazie) ammonta a 54 persone così suddivise: Azienda ospedaliera: malattie infettive n.22 e terapia intensiva n. 11; Madonna delle Grazie: malattie infettive n. 15 e terapia intensiva n. 6.
Con questo aggiornamento i casi di contagio confermati in tutta la regione sono 225 su un totale di 2045 tamponi analizzati.
Ma dal totale vanno sottratti i 2 guariti, i 2 deceduti, 1 paziente di Sant’Arcangelo erroneamente conteggiato due volte dal San Carlo lo scorso 29 marzo; 1 paziente di Rionero comunicato positivo il giorno 28 marzo, ma in seguito a riesame del tampone risultato negativo, e il paziente di Gravina di Puglia test fatto in Basilicata.
Quindi a oggi i positivi in Basilicata sono 218.
Nel totale dei tamponi processati vanno ricompresi N. 7 deceduti: 1 Spinoso, 3 Potenza, 1 Paterno, 1 Moliterno, 1 Villa d’Agri; n. 3 guariti; n. 1 paziente di Gravina di Puglia riscontrato dall’Asm; n.1 paziente di Gioia del Colle; n. 8 pazienti diagnosticati in altra regione, residenti in Basilicata e in isolamento domiciliare in Basilicata.
Tutti i test positivi verranno inviati all'Istituto superiore di sanità per la conferma di seconda istanza. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti avuti dalle persone risultate positive.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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