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ADOC Basilicata denuncia aumento prezzi dei beni di prima necessità |
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25/03/2020 |
| Con una lettera spedita al prefetto di Potenza, al sindaco del capoluogo lucano e agli organi di stampa, L'ADOC Basilicata denuncia un ingiustificato aumento dei prezzi dei beni necessari. Di seguito riportiamo la nota:
“da più parti ci viene segnalato, in questa ultima settimana, l’aumento dei prezzi dei beni che in questo momento sono da considerarsi di primissima necessità.
Ci riferiamo soprattutto ai prodotti dell’agricoltura quali ortaggi e frutta di provenienza nazionale, ai prodotti quali salumi, latte e formaggi/lattici, oltre a prodotti per la pulizia personale e della casa.
Molti utenti, che nel rispetto delle direttive impartite si recano a far la spesa, subiscono aumenti che alcune volte sono superiori al 20% rispetto all’inizio del periodo emergenziale.
Tali aumenti sono assolutamente ingiustificati e fortemente speculativi, specie in questo momento di difficoltà per i consumatori italiani che, molte volte, vedono ridotti se non addirittura azzerati, per svariate ed incontrollabili dinamiche, le loro fonti di reddito.
Dagli scaffali, e questo si aggiunge ai fenomeni appena denunciati, sono sparite le offerte che le reti di distribuzione sono solite fare e ci riferiamo in particolare alla scontistica praticata fino “all’altro ieri”.
Difatti mentre sui siti nazionali - https://www.doveconviene.it/iper-e-super - sono riportate numerose offerte sui prodotti sopra elencati negli scaffali dei negozi potentini tali offerte, molto spesso, non sono presenti.
Ci rendiamo conto che i prezzi li fa il mercato, ma è anche vero che il sempre richiamato e generale “senso civico” in questo momento non alberga in molti “commercianti potentini”.
Con la presente chiediamo un controllo della situazione, per quanto di rispettiva competenza, finalizzato ad un contenimento dei prezzi al consumo dei beni di prima necessità.”
ADOC Basilicata - Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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