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Basilicata: nessun contagio da Coronavirus. Bardi ''preoccupato per l'economia'' |
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28/02/2020 |
| In Basilicata non ci sono casi di coronavirus: lo ha confermato di nuovo stamani il presidente della Regione, Vito Bardi, a margine di una riunione tecnica in corso di svolgimento nella prefettura di Potenza convocata da Annunziato Vardè, finalizzata al coordinamento delle misure di prevenzione e di contenimento dell'emergenza epidemiologica da Coronavirus cui hanno partecipato Presidente della Regione Basilicata, il Prefetto di Matera, gli Assessori regionali alla Salute ed alle Infrastrutture e mobilità, i Direttori Generali dell'A.O.R. San Carlo, dell'A.S.P. e del C.R.O.B., il Sindaco di Potenza, il Presidente della Provincia di Potenza, il Presidente dell'ANCI Basilicata, il Rettore dell'UNIBAS, il Direttore Scolastico Regionale, le Forze dell'Ordine, il Direttore della Casa Circondariale di Potenza, il Direttore Regionale ed il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco ed il Comandante Militare Esercito Basilicata.
“Tutte le istituzioni stanno lavorando con spirito di abnegazione per affrontare e risolvere le varie problematiche connesse all’emergenza Coronavirus – ha commentato il presidente della regione Basilicata Bardi -. Ringrazio tutti, ed in particolare il personale sanitario e le forze dell’ordine, per ciò che stanno facendo. In questi momenti non bisogna abbassare la guardia, occorre evitare polemiche sterili, ed è centrale il ruolo degli organi di informazione che non devono allarmare ma piuttosto rassicurare attraverso una corretta informazione. Sono preoccupato anche per gli effetti economici nel contesto regionale e interregionale, accogliendo le richieste dell’Anci convocherò nelle prossime ore una riunione con i sindaci e le associazioni di categoria. Naturalmente la fase di emergenza non è finita e l’ordinanza, in base agli sviluppi della situazione, potrebbe essere ancora modificata. Confido nel senso di responsabilità d tutti ed assicuro che gli Uffici della Regione stanno seguendo con la massima attenzione ogni aspetto della vicenda”.
“Da oggi – ha detto il dirigente generale del Dipartimento Salute della Regione Ernesto Esposito - è attivo il numero verde 800996688 che abbiamo già comunicato a tutte le istituzioni. Darà informazioni di carattere generale, ove le richieste dovessero essere di carattere sanitario le dirotterà verso i medici. La rete sul territorio è pronta, tutti gli ospedali sono dotati di camere di pre triage, a Melfi e Matera ci sono tende mediche esterne, negli altri ospedali il paziente sintomatico ha accessi separati dal pronto soccorso. Sul territorio Sul territorio la figura chiave è quella del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta, nonché, in loro assenza, della guardia medica. In caso di necessità loro si metteranno in contatto con uffici di sanità pubblica per decidere come trattare il caso: ricovero o sorveglianza attiva. I tamponi ci sono sempre stati, nel giro di 3 ore siamo in grado di capire se si tratta di Coronavirus. Ogni giorno siamo in grado di trasmettere i dati a livello locale o nazionale. Non abbiamo particolari carenze o emergenze, ad ieri i test effettuati a soggetti sintomatici erano 25”.
Riepilogo della situazione in ITALIA alle ore 18 del 27 febbraio
Sono 650 le persone contagiate 17 persone sono decedute e 45 persone guarite.
Rispetto al bollettino delle ore 12 del 27 febbraio si è registrato un incremento del numero di persone contagiate di 122 unità.
I pazienti ricoverati con sintomi sono 248, 56 sono in terapia intensiva, mentre 284 si trovano in isolamento domiciliare.
Questi i dati ufficiali comunicati ieri nella conferenza delle ore 18 dal Commissario per l'emergenza della Protezione civile, Angelo Borrelli.
Nelle singole Regioni il numero di contagiati è il seguente:
Lombardia: 403
Veneto: 111
Emilia Romagna: 97
Liguria: 19
Sicilia: 4
Campania: 3
Lazio: 3 (i 2 turisti cinesi e il ricercatore dimesso - tutti guariti)
Marche: 3
Piemonte: 2
Toscana: 2
Abruzzo: 1
Puglia: 1
Provincia Autonoma di Bolzano: 1
La protezione civile invita a recarsi nei pronto soccorso o nelle strutture sanitarie e a chiamare i numeri di emergenza soltanto se strettamente necessario.
Le Regioni hanno attivato numeri dedicati e numeri verdi regionali per le popolazioni dei territori dove si sono verificati i casi di nuovo Coronavirus per rispondere alle richieste di informazioni e sulle misure urgenti per il contenimento del contagio.
Medici di famiglia e Pediatri di libera scelta, inoltre, invitano a non recarsi presso gli studi e gli ambulatori in caso di sintomi respiratori (raffreddore, tosse, febbre), ma a contattarli telefonicamente.
Contattare il 112 oppure il 118, non per informazioni, ma soltanto in caso di necessità.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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