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Carenza personale: a rischio il punto nascite anche a Lagonegro |
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20/01/2020 |
| Una situazione grave, che rischia di portare alla sospensione dell’Unità Operativa Complessa di pediatria e neonatologia del presidio ospedaliero di Lagonegro e, quindi, del punto nascite. E’ quanto denuncia in una missiva indirizzata ai vertici dell’AOR San Carlo e del Presidio lagonegrese.
Il dirigente dell’UOC dottor Nicola Di Lascio. Una situazione, ‘’più volte rappresentata’’, in cui versa la pediatria e neonatologia del presidio ospedaliero di Lagonegro sarebbe stata ulteriormente aggravata per l'infortunio di un dirigente medico il cui rientro in servizio si prevede non possa avvenire prima di tre o quattro mesi. I dirigenti a disposizione restano solo 2 oltre allo stesso Di Lascio che finora ‘’ha praticato uno sforzo sovrumano assicurando in prima persona la copertura di 12-13 turni notturni ogni mese da circa un anno a questa parte’’ lavorando praticamente tutti i giorni del mese. ‘’lo sforzo è stato fatto nella speranza che la situazione emergenziale fosse transitoria ma considerato che è diventata strutturale non è più possibile continuare oltre nel mantenere il servizio contro ogni norma di sicurezza sia per i piccoli pazienti che per gli operatori. Per questo motivo si invita a reperire con qualsivoglia forma risorse umane sufficienti per la copertura dei turni e nel caso in cui le iniziative messe in campo per la risoluzione dei problemi non producano gli effetti sperati si dovranno sospendere temporaneamente fino alla risoluzione delle criticità i ricoveri in pediatria e neonatologia a partire dalle ore 8 del primo febbraio prossimo”.
Sulla vicenda, poco fa, è intervenuto anche il comitato civico Agorà con una lettera aperta al direttore generale dell'ospedale San Carlo dottor Barresi, al ministro della salute Roberto Speranza e all'assessore regionale alla salute e alle politiche sociali Rocco Leone. “Pur comprendendo la situazione di grave difficoltà che ha spinto il direttore della Unità operativa di pediatria a prendere questa decisione così grave- si legge nel comunicato- e consapevoli delle implicazioni sulla salute dei pazienti che comporta il fatto di operare in condizioni di perenne carenza di personale, non possiamo comunque accettare che una soluzione del genere possa venire anche pur lontanamente prospettata. La chiusura del punto nascita rappresenterebbe una vera sciagura per le future sorti dell'ospedale del lagonegrese ed un danno incommensurabile per tutto il nostro territorio che, già attualmente, soffre di una progressiva e costante carenza di servizi sanitari. Il punto nascita dell'ospedale di Lagonegro rappresenta da sempre un punto di riferimento, non solo per gli utenti della zona sud della Basilicata, ma anche per gli abitanti del cosentino e del sud della provincia di Salerno. Il comitato civico Agorà, a nome dei numerosi cittadini che rappresenta, chiede un incontro urgentissimo per conoscere quali misure abbia in animo di intraprendere per risolvere, in maniera definitiva, questa ed altre criticità che da molti mesi a questa parte affliggono l'ospedale del lagonegrese’’.
Mariapaola Vergallito
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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