“Un simbolo per l’autodeterminazione della donna, per la ricerca della bellezza, per il raggiungimento di risultati significativi dal punto di vista culturale. Spero che i giovani la assumano sempre più come esempio da seguire”. Sta tramontando il sole dietro le montagne che si vedono da Cersosimo, il piccolo paese incastonato nella valle attraversata dal fiume Sarmento. Il sindaco, Armando Loprete, ci dà appuntamento all’ingresso della sala, adibita a teatro, che nell’ultimo anno è stata protagonista di una bella stagione teatrale e di numerose altre iniziative. Tutte nel nome di Angela. L’estate volge al termine ed oggi è l’anniversario della più grande tragedia mai avvenuta in questa piccola comunità e non solo. La mattina del 15 settembre del 2018, era sabato, Angela Ferrara, 31enne, veniva freddata con la pistola di ordinanza del marito, Vincenzo Valicenti, una guardia giurata anche lui del posto, davanti all’impotenza della madre di lei, ferita per fortuna non in maniera grave. Angela lo aveva lasciato. Tutto avvenne a pochi passi dalla scuola elementare nella quale, mezz’ora prima, era entrato il figlio della coppia, 8 anni. L’uomo aveva poi attraversato i vicoli del centro storico e, nei pressi dell’abitazione di famiglia, si era ucciso con quella stessa pistola. Quei sette colpi destarono la comunità di Cersosimo e la disillusione prevalse sul convincimento di essere lontani dalla possibilità di vivere tali tragedie. “E’ passato un anno ma non c’è stato un giorno in cui il nostro pensiero non sia stato dedicato a lei e a quanto successo- dice il sindaco- Dal primo giorno abbiamo cercato di darci delle priorità. Innanzitutto quella di aiutare, con la vicinanza concreta, la famiglia e soprattutto il figlio di Angela. Poi occorreva pensare alla comunità. E’ accaduto un fatto di una tragedia smisurata, troppo grande. Ci siamo interrogati a lungo. Il nostro pensiero è andato soprattutto ad una difficoltà e una carenza da un punto di vista culturale, educativo. Per questo abbiamo pensato di costruire, assieme a tante associazioni e tante persone del territorio e oltre, occasioni di incontro, iniziative, appuntamenti culturali sempre nel nome di Angela e sempre favorendo una riflessione sui temi della vita, del ruolo della donna”. Un lavoro corale in cui un ruolo importante lo ha avuto il Centro Mediterraneo delle Arti di Ulderico Pesce. “Angela Ferrara è una grande poetessa- dice Pesce- e la priorità è quella di far conoscere quanto più possibile le sue opere anche quelle che non ha avuto il tempo di pubblicare. Riproporremo la stagione teatrale e tenteremo anche di creare un binario di collegamento con le scuole”. La collaborazione con il Telefono Rosa, che proprio a Cersosimo ha celebrato il trentennale, l’intitolazione, ad Angela, della sala di Cersosimo e della Casa delle Stelle per donne vittime di violenza: sono soltanto alcune delle iniziative portate avanti in questo anno. Ed è il modo migliore per ricordarla e non disperdere la sua eredità culturale, che è immensa. Martedi 17 settembre, alle 17.30, a Cersosimo sarà celebrata una messa in ricordo di Angela.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua