Traversa Sarmento: dopo quasi 40 anni l'acqua arriva a Montecotugno
4/12/2017
Vede finalmente lo sbocco l’acqua che dal Sarmento, attraversando la galleria che tocca tra diversi Comuni (Noepoli, San Giorgio Lucano e Senise), arriva nell’invaso di Montecotugno. Sono, infatti, in atto le prove tecniche per la definitiva apertura della galleria, che si attende a giorni. I lavori per realizzare la galleria sono durati quasi 40 anni. Un tunnel di 4 chilometri per collegare il torrente Sarmento all’invaso di Montecotugno e portare, nella diga senisese, circa 80 milioni di metri cubi d’acqua in più all’anno. Un progetto vecchio, ideato alla fine degli anni Settanta quando ancora erano aperti i cantieri per la realizzazione del grande invaso in terra battuta che assicura l’approvvigionamento idrico a mezzo meridione e che doveva servire a completare il cosiddetto ‘schema idrico del Sinni’. Dopo quasi quarant’anni, tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 era stata diffusa la notizia che i lavori erano effettivamente conclusi e si attendeva solo il collaudo. Poi arrivò l’inchiesta che fece tremare l’Ente Irrigazione e che rischiò di gettare un’ombra e di riscrivere la storia delle lungaggini, da sempre attribuite alla difficoltà tecnica di concludere i circa 480 metri di congiunzione tra una parte e l’altra della galleria a causa di un terreno argilloso e impraticabile. Dopo l’ennesima sospensione dei lavori, i cantieri riaprirono sotto la guida del Consorzio Appaltatori Riuniti. Tra questi c’è anche una delle ditte al centro dell’inchiesta potentina sull’Eipli del febbraio scorso. Questa, in sintesi, la storia. Come si suol dire di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Ora, finalmente, sembra che arrivi anche a Montecotugno.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua