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| Potenza, impresa solo sfiorata all’Arechi: Salernitana salvata nel finale |
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23/11/2025
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| Il Potenza sfiora l'impresa all'Arechi di Salerno. I rossoblù di mister De Giorgio, grazie a una condotta di gara intelligente, solida, di grande compattezza, sono riusciti a neutralizzare la "corazzata" Salernitana, portando a casa un punto pesantissimo ma che poteva essere addirittura qualcosa di più. Non solo per il vantaggio di Schimmenti siglato a tredici minuti dalla fine, quando si poteva logicamente sperare nell'impresa, ma anche per la prestazione coraggiosa, per la capacità di uscire fuori al momento giusto e, perché no, anche per la grossa occasione avuta in pieno recupero con Bruschi.
Primo tempo giocato con grande attenzione dal Potenza, che per circa 20/25 minuti ha tenuto il campo con grande personalità e sagacia tattica. I rossoblù lucani sono stati bravi a chiudere tutti gli spazi, a pressare gli avversari impedendo ai granata una manovra fluida e a proporsi con veloci ripartenze. Rischi ridotti al minimo sindacale, se si eccettua una conclusione di Inglese, servito da Liguori al 4' e neutralizzata da Cucchietti con una respinta in angolo, un tiro di Matino al 14' dalla lunga distanza finito fuori e una conclusione di Capomaggio da buona posizione al 25' finita abbondantemente sopra la traversa.
Con il passare dei minuti la pressione dei padroni di casa aumenta e costringe il Potenza ad arretrare il proprio baricentro, limitando al massimo le proprie sortite offensive. Sono minuti di una certa sofferenza per la difesa rossoblù, salvata al 29' dalla bandierina di Andreano che aveva segnalato il fuorigioco di Villa, neutralizzando così la rete del vantaggio campano. La Salernitana insiste ma non riesce a sfondare, confermando di avere qualche difficoltà negli ultimi sedici metri. Il Potenza si difende con un certo ordine, concedendo poco agli avanti granata. Ci prova prima Inglese di testa al 31' senza inquadrare la porta, poi è Ubani ad avere la palla buona per il vantaggio, ma la sua conclusione sorvola di poco la traversa. Nel finale, al 43', si rivede il Potenza che costruisce la più chiara delle occasioni: una doppia opportunità in ripartenza, prima con Siatounis che chiama alla respinta corta Donnarumma, la palla finisce tra i piedi di Petrungaro che, a botta sicura, si fa respingere il tiro da Ubani. Il tempo si chiude con un tentativo di Liguori, sventato da Cucchietti.
La ripresa, almeno nei primi minuti, ripropone lo stesso tema tattico della prima frazione di gioco: la Salernitana avanti a spingere, cercando la rete del vantaggio; il Potenza diligente e concentrato, pronto a disinnescare sul nascere ogni tentativo dei padroni di casa. La prima occasione dei secondi quarantacinque minuti è firmata da Liguori, che in piena area di rigore lucana non riesce a colpire bene la sfera. I padroni di casa, spinti dagli undicimila dell'Arechi, ci mettono grande impegno, ma non vanno al di là di uno sterile predominio territoriale. Merito di un Potenza determinato, attento, equilibrato, che mai è sembrato in balia dell'avversario. Eppure, ai rossoblù lucani è mancato l'apporto consueto di Felippe in cabina di regia, ma in difesa i vari Riggio, Camigliano, Novella hanno giganteggiato. Proprio dall'uscita di Felippe, sostituito da Ghisolfi, il Potenza sembra trovare giovamento. I ragazzi di mister De Giorgio escono dal guscio e, quasi per magia, trovano energie nuove per essere pericolosi in fase offensiva. La Salernitana sbanda visibilmente e in un paio di occasioni deve ringraziare Donnarumma se riesce a non andare sotto nel punteggio. Il Potenza in pochi minuti crea i presupposti del vantaggio: prima con Ghisolfi (conclusione fuori) e poi con Selleri (ottimo il suo ingresso), che chiama in causa Donnarumma. La Salernitana "barcolla" e il Potenza la colpisce al 32' con una veloce ripartenza conclusa dalla rete di Schimmenti. I rossoblù sognano l'impresa e provano a tenere sotto scacco la Salernitana. Mister Raffaele attinge dalla panchina (dentro Frascatore e Ferraris) e tenta il tutto per tutto. I granata si gettano in avanti alla ricerca del gol, pressano alto anche con una certa cattiveria. Proprio su una palla contesa nella trequarti lucana nasce al 40' l'azione del pareggio rifinita da Inglese e conclusa con un tocco preciso da Ferrari. Il pari non placa gli animi dei padroni di casa, che cercano la rete della vittoria ma rischiano, proprio in pieno recupero, di subire la rete del Potenza. Contropiede micidiale del Potenza: Selleri serve Bruschi che viene atterrato al limite dell'area da Tascone (espulso) con il solo Donnarumma davanti a lui. Occasione gigantesca che poteva davvero regalare il successo alla formazione rossoblù.
SANDRO MAIORELLA
SALERNITANA-POTENZA 1-1
SALERNITANA (3-5-2): Donnarumma 6,5, Matino 6 (27' st Coppolaro 5,5), Golemic 6, Anastasio 6; Ubani 6,5 (37' st Frascatore 6), Tascone 6,5, Capomaggio 7, De Boer 5,5 (37' st Ferraris 6), Villa 6 (6' st Aschik 6); Inglese 6, Liguori 6 (28' st Ferrari 7,5). A disp. Brancolini, Achik, Varone, Knezovic, Quirini, Di Vico, Boncori. All. Raffaele
POTENZA (4-3-3): Cucchietti 6; Novella 6,5, Riggio 7, Camigliano 7, Rocchetti 6,5; Siatounis 6, Felippe 5,5 (14' st Ghisolfi 6), De Marco 5,5 (14' st Maisto 6); Schimmenti 7,5 (43' st Bura sv ), Anatriello 5,5 (14' st Selleri 6), Petrungaro 6 (23' st Bruschi 6). A disp.: Alastra, Guiotto, Sciacca, Mazzeo, Balzano, Ragone, Ragone Adjapong. All.: De Giorgio.
Arbitro: Gemelli di Messina (Morea-Andreano). Quarto ufficiale: Liotta di Castellammare di Stabia. Fvs: La Regina di Battipaglia
Reti: 32' st Schimmenti, 40 st Ferrari
Note: Ammoniti: Villa, Anastasio, Riggio. Angoli: 11-1. Recupero: |
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SPORT
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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