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| Il Francavilla attende la Fidelis Andria, mister Iannini: ‘Vogliamo far paura’ |
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23/11/2025
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| Il Francavilla torna al Fittipaldi per ricevere la visita della Fidelis Andria, con il morale a mille per l’approdo ai quarti di finale di Coppa Italia ottenuto mercoledì a spese della capolista Città di Fasano. Tra l’altro, i lucani hanno vinto il sorteggio e disputeranno i quarti di finale con la Nocerina in casa, il 3 dicembre alle ore 14.30. I sinnici sono anche reduci da un’altra importante affermazione, in trasferta, sull’Heraclea, la prima del nuovo corso targato Iannini.
Contro gli andriesi la squadra può provare a spiccare definitivamente il volo in quanto, battere anche un avversario così forte e di grande blasone, avrebbe degli effetti propulsivi in termini di autostima.
Inoltre, in questa sfida, ad avere tutto da perdere saranno gli ospiti che devono rimanere agganciati al treno delle squadre di vertice, mentre, i rossoblu, sono comunque in una posizione relativamente buona anche se conservano una sola lunghezza di vantaggio sulla zona calda.
«Sicuramente la squadra sta crescendo anche nella consapevolezza, ma ribadisco che il merito è tutto dei ragazzi». Mister Iannini continua ad elogiare il gruppo, che sicuramente sta cominciando ad assimilare i suoi schemi.
«Sono soddisfatto di quello che stiamo facendo, non penso mai a cosa potrebbe accadere in futuro in quanto io ragiono di partita in partita, e la stessa cosa vale per la prossima. Ma, alla fine, non c’è differenza poiché noi, a prescindere e contro chiunque, andiamo sempre in campo per vincere attraverso la prestazione. Il nostro obiettivo deve essere far paura agli avversari - ha evidenziato ancora Iannini - voglio che la mai squadra sia considerata tosta da affrontare, chiunque vorrà batterci dovrà fare grande fatica e dovrà essere più bravo di noi».
Fischio d’inizio alle 14.30: per la direzione arbitrale è stato designato Michele Coppola di Castellammare di Stabia (assistenti: Graziano e Otranto).
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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