Peggio di così era impossibile. Il Potenza cade pesantemente (3-0) sul campo del Cosenza e apre ufficialmente lo “stato di crisi”. Una sconfitta, quella del “San Vito-Marulla”, figlia di una prestazione assolutamente negativa, come già accaduto una settimana fa a Benevento. Gara grigia per Riggio e compagni: piatta, senza il minimo acuto né reazione nervosa. Rossoblù lucani deludenti su tutta la linea, mai realmente in partita e lontani parenti della squadra capace, a inizio stagione, di esprimersi su buoni livelli. Il gruppo appare in involuzione non solo nel gioco, ma anche nella personalità e nel carattere, con mister De Giorgio — la cui posizione ora è tutt’altro che salda — incapace di imprimere la svolta.
Primo tempo a senso unico, con il Cosenza costantemente in attacco alla ricerca del vantaggio. Già dai primi minuti i padroni di casa mostrano le loro intenzioni: squadra ben messa in campo, decisa, concentrata e grintosa, capace di sviluppare un gioco offensivo imprevedibile. Il Potenza prova, con poca fortuna, ad arginare la pressione calabrese senza mai creare pericoli alla porta di Vettorel. Solo due fiammate: un tiro debole di Siatounis e una serpentina di Petrungaro senza esito. Per il resto, dominio Cosenza, vicino al gol al 12’ con il palo colpito da Dametto. Sulla stessa azione i “lupi” reclamano un rigore per fallo su Achour, ma il VAR evidenzia la posizione di fuorigioco del giocatore.
La spinta dei calabresi cresce col passare dei minuti: al 27’ Alastra compie due autentici miracoli su Ricciardi e Mazzocchi, con Riggio che salva poi sulla linea. L’uscita per infortunio di Camigliano (sostituito da Bachini) complica ulteriormente i piani difensivi. Al 36’ D’Auria perde banalmente palla, innescando la ripartenza che porta al vantaggio firmato Ricciardi con una conclusione potente e precisa. Gol meritato per un Cosenza dominante, mentre il Potenza resta evanescente in avanti: tridente mai pervenuto e squadra slegata.
Nella ripresa De Giorgio tenta di cambiare volto alla gara con gli ingressi di Erradi e Schimmenti, ma la reazione non arriva. Il Potenza crolla definitivamente dopo un illusorio avvio più combattivo. Al 61’ Ricciardi firma la doppietta personale, sfruttando l’assist di Mazzocchi e chiudendo di fatto il match. Il Cosenza controlla agevolmente e al 69’ cala il tris proprio con Mazzocchi, autore di una bella azione personale.
Partita in ghiaccio e Potenza mentalmente assente: squadra spenta, senza idee né grinta, quasi rassegnata. Un atteggiamento preoccupante, che impone una riflessione profonda. La crisi è ormai evidente e il calendario — coppa Italia compresa — non promette affatto tregua.
Sandro Maiorella
COSENZA-POTENZA 3-0
COSENZA (4-3-3): Vettorel 6, Cimino 6,5, Dametto 6,5, Caporale 6, Ferrara 6 (24' pt D'Orazio 6); Kouan 6, Langella 6,5, Garritano 6,5 (28' st Contiliano 6); Ricciardi 8 (29' st Cannavò 6), Mazzocchi 7,5 (40 st Beretta sv), Achour 6 (1' st Florenzi 6,5). A disp. Pompei, Baroni, Begheldo, Contiero, Della Mura, Rocco, Mazzulla. All. Buscè 7
POTENZA (4-3-3): Alastra 5,5; Novella 4,5 (32' st Bura 5), Riggio 5, Camigliano 6 (33' pt Bachini 4,5), Rocchetti 4; Castorani 4,5, Felippe 5,5, Siatounis 4,5 (1' st Schimmeti 5); Petrungaro 5 (25' st Bruschi 5), Anatriello 4,5, D’Auria 4,5 (1' st Erradi 5,5). A disp. Cucchietti, Guiotto, Mazzeo, Balzano, De Marco, Maisto, Selleri, Ghisolfi. All. De Giorgio 4,5
ARBITRO: Recchia di Brindisi (Andreano-De Chirico) Quarto Ufficiale: Rispoli di Locri
RETI: 36' pt e 16' st Ricciardi, 24' st Mazzocchi
NOTE: Ammoniti: Petrungaro, Cimmino. Angoli: 3-7. Recupero: 4' e 6' |