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Il Francavilla lotta ma perde di misura a Martina Franca |
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5/10/2025
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| Al Francavilla non è sufficiente una bella partita a Marina Franca, per evitare la sconfitta. Al Tursi, decisivo un rigore in avvio di Zenelaj.
L’avvio è favorevole ai pugliesi che, già al 3’, si rendono pericolosi con De Angelis che riceve palla, si gira al centro dell'area ma colpisce il palo interno. Passa un minuto ed arriva il gol partita di Zenelaj, che realizza la massima punizione concessa dall’arbitro per un fallo su Resouf. Gli ospiti, che al 21’ rischiano l’autorete su tiro dalla bandierina, si fanno vedere poco dopo con un tentativo alto di Musumeci.
Al 29' azione corale del Martina su entrambe le fasce, sul cross di Mastrovito la difesa allontana e si rifugia in calcio d'angolo; sulla battuta del corner Ciardi non aggancia il pallone che termina sui piedi di De Angelis ma il controllo non permette l'aggancio giusto e la sfera termina di poco alta sulla traversa. Zangla manda in campo De Marco che ci prova dal limite ma il suo destro non sortisce effetti e si va all’intervallo.
La ripresa comincia con uno sganciamento di Ferrara, servito da Croce, che manda di poco oltre la traversa. Al 6’ si rivede De Marco con un tirocross che termina tra le braccia di Rossi. I lucani insistono e Croce impegna ancora Rossi. Nel finale due punizioni per il Francavilla: la prima sfuma sul fondo, sulla seconda, calcia Visconti e palla che viene allontanata dalla difesa biancazzurra, sulla ribattuta ancora Skoric di testa ma il tiro è centrale e Rossi blocca ancora sicuro. Dopo due sortite di alleggerimento di Piriz e Zenalaj, De Marco ha l’opportunità di impattare ma va a sbattere contro la traversa . Allo scadere del recupero, altro calcio piazzato per il Francavilla, Rossi allontana e il direttore di gara fischia la fine.
Dopo questo ko, il secondo di fila, gli uomini di Zangla restano fermi in classifica a quota 8, in una posizione ancora tranquilla.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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