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Fittipaldi: ‘Più iscrizioni e contributi a tutti. Il calcio lucano è in salute’

31/08/2022



La rinuncia del Castrum Viggianello non ha generato sconquassi all’interno del movimento calcistico lucano, in quanto il comitato regionale ha già provveduto a ripescare il Peppino Campagna Bernalda in modo da lasciare il format del torneo cadetto a 16 squadre.
Abbiamo approfondito però la vicenda dei gialloverdi con Emilio Fittipaldi, presidente della Lnd Basilicata - raggiunto da noi prima della compilazione delle prime giornate nei due prinicipali tornei regionali - con cui abbiamo anche verificato lo stato di salute del calcio di casa nostra: che però non preoccupa il massimo dirigente.

Presidente, la rinuncia del Castrum Viggianello è sintomatica delle difficoltà che vive il calcio dilettantistico in Basilicata, come dappertutto?
Dobbiamo separare le due questioni poiché il calcio di Basilicata non sta affatto vivendo un momento drammatico tant’è che, rispetto all’anno scorso, le iscrizioni sono in aumento, sono nate diverse società nuove e c’è grande entusiasmo. Certamente ci sono anche dei problemi che hanno interessato alcuni sodalizi che purtroppo, per ragioni logistiche oppure organizzative, sono stati costretti a rinunciare. Ma non è assolutamente un discorso da generalizzare chiamando in causa l’intero movimento calcistico lucano, altrimenti le iscrizioni non sarebbero cresciute. Inizieremo la stagione con 16 compagini di Eccellenza e 16 di Promozione e con un aumento di 5 squadre in Prima Categoria e molte in Seconda. Ecco perché non vedo particolari difficoltà.

Per cui, per quanto possa essere dispiaciuto per la rinuncia del Castrum Viggianello, non è preoccupato?
Quando si rinuncia ad un’iscrizione il rammarico c’è sempre, soprattutto quando si tratta di società storiche ma è successo anche in passato in altre pazze importanti, come Venosa o Lavello. Sono momenti difficili che attraversano, ma poi tornano. Tuttavia, io dico che dopo il periodo buio vissuto ovunque per la pandemia, vedere questo incremento delle società e notare il loro entusiasmo nelle gare d’andata di Coppa, credo faccia capire come il nostro calcio non navighi certo in cattive acque.

Quindi il calcio lucano è in salute?
Per quanto sia passato inosservato, il calcio lucano ha chiuso il bilancio in positivo ed ha distribuito contributi a tutti gli affiliati. Parliamo di 80mila euro ripartiti tra tutte le società. Lo ritengo un fattore piuttosto sintomatico dello stato di salute del movimento. Dopodiché, chiaramente tutto può succedere, ma sono situazioni contingenti legate alle singole realtà e non al movimento nella sua totalità. In proposito, vorrei mettere in evidenza l’importanza di ciò che possono fare le amministrazioni comunali, a cominciare dagli interventi sull’impiantistica, perché non si deve sottovalutare il ruolo del calcio che non può essere marginale per la rilevanza, in particolare, nel sociale e sui giovani.


Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it


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