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Prosciolto il presidente della Vultur: ‘nessuna istigazione o offesa contro il Rotonda Calcio’ |
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2/10/2020
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| Mario Grande, presidente della Vultur Rionero, è stato prosciolto dal Tribunale Federale Territoriale dopo essere stato deferito dal procuratore federale (che aveva chiesto un mese di inibizione), insieme alla stessa società bianconera, “per aver pubblicato messaggi a mezzo social network tali da determinare ostilità e per denigrare la società Rotonda Calcio, nonché volti ad esacerbare i rapporti con i sostenitori della predetta compagine in occasione delle gare disputate contro la società Rotonda Calcio nel Campionato di Eccellenza del C.R. Basilicata e in Coppa Italia nella S.S. 2019-2020”. Il post in questione recitava: “adesso viene il bello”.
Frase che, si legge ancora nella sentenza, secondo quanto affermato dallo stesso Grande non poteva “che essere interpretata in termini meramente goliardici e senza alcuna finalità strumentale, atta, ipoteticamente, a rinfocolare asserite e pregresse, rivalità tra i contendenti Sodalizi”.
Dello stesso avviso è stato il Tribunale sportivo, tanto che nella pronuncia si legge che la frase “dovesse intendersi riferita alla circostanza che il ritorno della gara di Coppa Italia tra la predetta compagine e il ROTONDA CALCIO si sarebbe giocata in un impianto sportivo (quello di Rionero in Vulture) nel quale, contrariamente a quanto accaduto nella partita di andata, disputatasi allo
Stadio “Vulcano” di Castelluccio Inferiore praticamente in assenza di pubblico, ci sarebbe stata una forte e calorosa presenza di sostenitori locali”. Precisando che alla frase “non possa essere attribuito alcun valore provocatorio o istigatorio e tanto meno oltraggioso”.
In merito ai commenti al post, è precisato che “Nel caso di pubblicazione di commenti denigratori o diffamatori sulla bacheca di un utente del social network “Facebook”, va esclusa la responsabilità a livello concorsuale del titolare della bacheca stessa”.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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