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Operazioni New Generation. Riscatto 2: esecuzione di ordinanza custodia cautelare nei confronti di 29 persone

6/07/2022

Questa mattina, nelle province di Reggio Calabria, Pavia, Udine, Terni e Catanzaro i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dall’ Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, nei confronti di 29 soggetti, con l’accusa di aver fatto parte, a vario titolo, di un’ articolata associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanza stupefacente, detenzione di armi e munizioni, danneggiamento, estorsione pluriaggravata, traffico e spaccio di banconote false.
L’operazione compendia i risultati investigativi emersi nel corso di due attività d’indagine complementari, convenzionalmente denominate “New Generation” e “Riscatto II”, condotte dai militari del Gruppo Carabinieri di Locri, finalizzate alla disarticolazione della giovani leve della cosca “CORDÌ” , operante principalmente nel territorio di Locri, e alla rilevazione giudiziaria delle richieste estorsive avanzate da esponenti della locale consorteria nei confronti di imprenditori della “Locride”.
Gli esiti emersi dalle indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di reità nei confronti degli odierni indagati e, sulla base anche dell’ipotesi d’accusa accolta dal GIP, di accertare l’esistenza:
- del vincolo associativo tra le “nuove leve” della consorteria “CORDÌ”, desumibile dall’analisi delle attività delittuose da questi poste in essere (danneggiamenti, minacce ed estorsioni) al fine di assicurare il controllo del territorio e di scalare le gerarchie interne del sodalizio;
- di un’associazione dedita alla detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana che costituiva la principale e più remunerativa attività illecita svolta dalla cosca;
- il protrarsi dell’attività estorsiva sul territorio svolta da alcuni affiliati nei confronti di noti imprenditori locali, determinatisi a segnalare alle Istituzioni le condotte delittuose patite.
L’odierno provvedimento cautelare dimostrerebbe l’attuale struttura e operosità del sodalizio criminale che, nel corso del tempo, a causa dei pregressi provvedimenti restrittivi che hanno investito i principali esponenti della consorteria, avrebbe visto mutare il proprio assetto gerarchico, lasciando maggiore spazio proprio alle nuove generazioni.
L'attualità della pericolosità della consorteria, infatti, emerge dalla gravità delle attività delittuose, dall'elevatissimo numero dei reati fine commessi nel periodo di monitoraggio tecnico e dall'escalation in termini di progressiva gravità, dall'ambito associativo in cui gli stessi sono stati commessi e dalla perduranza dei rapporti, dalla riconducibilità delle attività illecite alle storiche cosche della locale di 'ndrangheta, e, più in generale, dalla personalità degli indagati, desumibile, oltre che dalle modalità della condotte, anche dai precedenti penali. In relazione all'associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, va evidenziato come l'organizzazione sia tuttora esistente e operante, circostanza che può agevolmente evincersi dalla struttura della stessa, dai profili criminali dei promotori, degli organizzatori e dei partecipi, nonché dai legami che ancora oggi risultano solidi, risultando del resto poco verosimile, se non impossibile, che organizzazioni di questo tipo vengano meno da un giorno all'altro, liberando spontaneamente il territorio dalla loro presenza e capacità di intimidazione e controllo.
Dall’attività d’indagine, è stato altresì possibile constatare che i componenti dell'organizzazione non si limitano a trafficare in stupefacenti, svolgendo una vera e propria attività di controllo del territorio senza dimenticare che il suddetto sodalizio, composto da più di dieci persone, ha nella sua disponibilità un numero indeterminato di armi comuni da sparo e, circostanza di non poco momento, non si è fatta scrupoli ad avvalersi della collaborazione di soggetti minorenni, verosimilmente affascinati dalle carismatiche figure che rappresentano la cosca.
Tra i reati accertati alcuni destano particolare allarme sociale: reati connessi alla detenzione, porto, vendita e utilizzo di armi da fuoco trattandosi di armi mai rinvenute che gli indagati, quindi, potrebbero ancora utilizzare per la commissione di più gravi reati; e le cessioni di stupefacenti a soggetti minori o, comunque, commessi in concorso con gli stessi.
In tale contesto, il traffico di sostanza stupefacente è risultata essere l’attività delittuosa preminente perseguita dalle “giovani leve” poiché funzionale agli interessi della cosca di appartenenza in quanto principale fonte di proventi nonché strumentale all’espressione dell’egemonia e del dominio del territorio.
Altra espressione tipica di mafiosità del gruppo criminale colpito dall’odierna ordinanza cautelare è rappresentata dagli episodi in cui gli indagati avrebbero svolto degli interventi in favore di presunte vittime di reato o di altre ingiustizie, rilevate nei territori controllati dalla cosca in ciò tentando di sostituirsi alle Istituzioni. É infatti, ormai un dato notorio e preoccupante che in taluni casi il cittadino piuttosto che denunciare i fatti di cui è vittima alle competenti Autorità, si rivolga agli esponenti dei clan per ottenere "una giustizia privata", ritenuta più immediata, senza però rendersi conto di rimanere così coinvolto in dinamiche criminale da cui sarà poi difficile affrancarsi.
A sostenere e impreziosire l’attività d’indagine complessivamente considerata, sono stati sicuramente la fiducia e lo spunto investigativo offerto dalle coraggiose denunce sporte da alcuni imprenditori locali che, riponendo la massima aspettativa nelle Istituzioni, hanno deciso di segnalare le plurime richieste estorsive avanzate da alcuni degli odierni destinatari di misura restrittiva. Proprio tali richieste, costringevano le vittime a vivere in un perdurante stato di oppressione, timore e ansia che si ripercuoteva inevitabilmente su tutto il nucleo familiare. Attraverso questo atteggiamento, gli indagati avrebbero mantenuto attiva la propria rete di controllo su diversi settori economici e sociali, operando mirate estorsioni i cui ricavi erano da dividere in base a precisi accordi e sulla base dello spessore della famiglia destinataria.
Il quadro indiziario, rassegnato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha permesso quindi di raccogliere un dettagliato scenario indiziario e di identificare con qualificata probabilità i responsabili negli odierni destinatari della misura cautelare.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari rimangono salve le successive valutazioni in sede processuale.

 

 

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NEWS BREVI
1/12/2021 Ultimo lotto Bradanica, domani alle 11.30 l’apertura al traffico

Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra.

28/11/2021 Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani

Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato  08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it. 

15/11/2021 Obbligo di catene o pneumatici da neve

E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.

Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”.





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