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| È morto il “Pibe de Oro”, inizia la leggenda |
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25/11/2020 | Ormai le agenzia di stampa di tutto il mondo hanno battuto la notizia della morte di Diego Armando Maradona, deceduto oggi all’età di 60 anni per un arresto cardiorespiratorio mentre si trovava nella casa di Tigres, dove era tornato dopo essere stato dimesso dalla clinica in cui era stato operato alla testa. Sul posto sono poi sopraggiunte tre ambulanze.
Maradona era stato ricoverato d’urgenza il 3 novembre a causa di un coagulo di sangue al cervello, che aveva richiesto l’intervento in una clinica privata di Buenos Aires. Il chirurgo Luque aveva spiegato come l’operazione fosse “andata bene”.
La storia del “Pibe de oro” ha ispirato film e documentari - il più famoso diretto da Emir Kusturica - esempio più fulgido di un talento che bacia coloro che nascono tra la miseria e la povertà come nel suo caso, a Villa Fiorito nei sobborghi della capitale argentina. Si racconta che, a soli 8 anni, fosse capace di salire fino al terzo piano di un edificio palleggiando.
I soldi e la fama sono arrivati all’improvviso, condizionando la vita di un uomo che, fuori dal campo, è stato letteralmente travolto dal successo che ha fatto venire fuori tutte le sue debolezze, affogate nella droga prima e nell’alcool, poi.
Ma nel rettangolo di gioco cambiava tutto: lì comandava lui e agli altri non rimaneva che guardare come abbia stregato il mondo e Napoli.
Professionalmente, indubbiamente, nella città partenopea ha vissuto la sua epopea di campione e star amata alla follia. Arriva all’ombra del Vesuvio nel 1984, per 13 miliardi di lire. Una cifra, allora, incredibile e secondo qualcuno pagata dalla camorra. In realtà, tutto l’acquisto dal Barcellona fu reso possibile grazie allo sforzo del presidente Ferlaino e del Banco di Napoli. Ma un ruolo importante lo ebbe anche Maradona, che obbligò i catalani a cederlo agli azzurri.
Un titolo mondiale vinto con la nazionale argentina, due scudetti e una Coppa Uefa alzata da capitano del Napoli, sono state le sue più grandi vittorie. Nel mondiale vinto in Messico nel 1986 segna il gol più bello di sempre contro l’Inghilterra nei quarti di finale, dopo averla messo dentro con un mano (la famosa mano di Dio, riferita alla giustizia divina per la guerra delle Malvinas).
Fino alla finale di Italia ‘90, raggiunta con una squadra davvero modesta unicamente grazie alla sua leadership.
I fischi all’inno e la sconfitta per un calcio di rigore piuttosto dubbio, segnarono l’inizio del declino. Nel ‘91, secondo qualcuno come rappresaglia per avere eliminato la nostra nazionale in semifinale, arriva la squalifica per doping, quindi l’arresto per droga. “Io ho fatto sognare la gente, lei chi è”, si narra disse al magistrato che lo stava interrogando.
Poi arriva la resurrezione al mondiale negli Stati Uniti del 1994: gli sponsor latitano, il fiasco è dietro l’angolo ed ecco che lo vanno a pregare affinché tornasse in campo con la sua nazionale. All’Argentina non dice di no, si rimette in forma e, sostenuto da una compagine per la prima volta davvero all’altezza, a 34 anni, che all’epoca erano davvero tanti, il “Diez” inizia a dare spettacolo fino a quando torna lo spettro del doping. “Avevano paura che avrebbe vinto l’Argentina e lo hanno boicottato”, si dirà in seguito.
Ma la vita di Maradona non è stata certo solo sport, dal figlio a Napoli non riconosciuto fino al 2007 con l’amante Cristina Sinagra (madre di Diego Armando Junior), alle tante scappatelle durante il matrimonio con Claudia Villafane (da cui nacquero Dalma e Giannina).
Alla politica, anche da quel punto di visto è sempre stato uno molto scomodo. Si diceva che gli Stati Uniti non volevano concedergli il visto per i problemi con la droga mentre, in realtà, pare che il problema fosse la sua amicizia con Fidel Castro. Per non parlare di quella successiva con il leader venezuelano Hugo Chavez.
Ma, alla fine, ciò che resta è semplicemente che Maradona verrà ricordato come il più grande calciatore della storia del calcio.
“È morto Diego Armando Maradona, il più immenso calciatore di tutti i tempi. Diego ha fatto sognare il nostro popolo, ha riscattato Napoli con la sua genialità, ci ha reso protagonisti di un’era calcistica.
Nel 2017 lo abbiamo reso nostro cittadino onorario, ma non perché fosse necessario, visto il legame viscerale con la nostra città, ma perché era un atto dovuto.
Diego, napoletano e argentino, ci hai donato gioia e lacrime di felicità!
Napoli ti ama, Napoli ti piangerà per sempre”, ricordo via social il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
“Tutti si aspettano le nostre parole. Ma quali parole possiamo usare per un dolore come quello che stiamo vivendo? Ora è il momento delle lacrime. Poi ci sarà il momento delle parole”, si legge nella pagina Facebook del Napoli.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it |
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NEWS BREVI
| 1/12/2021 - Ultimo lotto Bradanica, domani alle 11.30 l’apertura al traffico | Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra. | |
| | 28/11/2021 - Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani | Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato 08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it.
| | 15/11/2021 - Obbligo di catene o pneumatici da neve | E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.
Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”. |
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