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FIALS Potenza: senza infermieri e autisti la postazione del 118 di San Nicola di Melfi non può restare aperta

28/12/2025

Nel sistema dell'emergenza-urgenza la continuità rappresenta il primo indicatore di efficacia. Dove il servizio resta stabile, la rete regge, i tempi di intervento scorrono in modo ordinato e la sicurezza sanitaria trova una risposta adeguata. Dove invece la presenza diventa intermittente, il rischio assume una dimensione concreta e quotidiana. È quanto sta accadendo, da mesi, al presidio di San Nicola di Melfi, una postazione collocata in un'area strategica della Basilicata che alterna turni operativi a turni di chiusura a causa dell'insufficiente dotazione di personale, generando una condizione di incertezza che incide direttamente sulla protezione della salute delle persone.

San Nicola di Melfi rappresenta un nodo produttivo e logistico di rilievo regionale, attraversato ogni giorno da flussi costanti di lavoratori, mezzi e cittadini. In un contesto simile, il 118 assume una funzione essenziale di prossimità e tempestività. Quando questa funzione perde regolarità per mancanza di infermieri e autisti-soccorritori disponibili, l'intero sistema dell'emergenza-urgenza viene sottoposto a una tensione che si riflette sui territori limitrofi, sui tempi di risposta e sull'organizzazione complessiva del servizio.

L'apertura intermittente prodotta dalla carenza di organico produce effetti evidenti: le chiamate vengono dirottate verso altre postazioni, le ambulanze operative coprono distanze maggiori, il personale già esiguo affronta carichi di lavoro crescenti in un quadro organizzativo che perde fluidità. Tutto questo avviene mentre il territorio percepisce una presenza sanitaria frammentaria, non sempre all'altezza delle esigenze di sicurezza che un'area ad alta densità produttiva richiede.

Su questa criticità interviene la FIALS, che da tempo richiama l'attenzione sulla necessità di scelte strutturali e coerenti in materia di assunzioni e stabilizzazione del personale. Giuseppe Costanzo, segretario provinciale FIALS di Potenza, sottolinea come la situazione non possa essere letta come una semplice difficoltà temporanea:

«Un presidio del 118 che funziona in modo discontinuo a causa della carenza di infermieri e autisti non garantisce protezione costante. Qui il tema riguarda la sicurezza sanitaria delle persone e le condizioni di lavoro degli operatori già sottodimensionati. L'operatività permanente del servizio rappresenta una scelta organizzativa che richiede prima di tutto un adeguato potenziamento dell'organico e incide direttamente sulla qualità dell'assistenza».

Il nodo centrale: la dotazione di personale infermieristico e di autisti-soccorritori

Infermieri e autisti-soccorritori costituiscono l'asse portante del servizio di emergenza. La carenza strutturale di queste figure professionali è la causa diretta della intermittenza operativa che caratterizza il presidio. Una dotazione adeguata di infermieri e autisti consentirebbe al sistema di procedere correttamente e di garantire aperture stabili; una programmazione del personale frammentata e insufficiente, al contrario, genera interruzioni e tensioni operative che ricadono su operatori già stanchi e su un territorio non protetto.

In questo quadro, la FIALS richiama con urgenza il ruolo della ASP di Potenza, chiamata a rivalutare l'assetto organizzativo della struttura e a procedere con assunzioni stabili, garantendo un contingente minimo permanente di infermieri e autisti-soccorritori funzionale al funzionamento regolare e continuativo del presidio.

Accanto alla responsabilità aziendale, emerge con chiarezza il livello istituzionale regionale. La FIALS chiede un intervento deciso dell'Assessore regionale alla Salute Cosimo Latronico, affinché la questione della carenza di personale infermieristico e di autisti venga affrontata come materia prioritaria di indirizzo e governo del sistema dell'emergenza-urgenza.

«All'Assessore chiediamo di esercitare pienamente il ruolo di coordinamento e indirizzo – evidenzia Costanzo – sostenendo una verifica puntuale e urgente sugli organici del 118 e favorendo soluzioni concrete di assunzione e stabilizzazione del personale, capaci di restituire coerenza operativa e continuità al servizio».

L'azione della FIALS si colloca in una dimensione di responsabilità e proposta: rendere visibile una criticità che incide sulla salute collettiva, sollecitare le istituzioni competenti a investire in risorse umane e accompagnare il confronto con una visione orientata alla solidità gestionale. Restituire regolarità al presidio di San Nicola di Melfi attraverso il potenziamento degli organici significa rinforzare la rete dell'emergenza, migliorare la performance complessiva del sistema e garantire agli operatori un ambiente di lavoro adeguato e sostenibile.

Un presidio che resta aperto con regolarità grazie a personale stabile e sufficiente rappresenta un'effettiva tutela. Una postazione che funziona in modo frammentario per mancanza di infermieri e autisti, invece, trasforma l'emergenza in una variabile incerta. Ed è proprio su questa linea – quella della necessaria dotazione di personale – che oggi si misura la responsabilità delle scelte organizzative e istituzionali.



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