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Impianti energetici e ambiente: la Terza Commissione valuta progetti e criticità in Basilicata. Auditi anche Cova Contro |
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30/10/2024 | La Terza Commissione, presieduta da Rocco Leone, ha discusso temi energetici e ambientali. Michele Busciolano, DG dell’Ambiente, ha aggiornato sui progetti eolici e fotovoltaici nell'Alto Bradano, vincolati a sentenze del TAR e al nuovo Piano Paesaggistico, e sulla riqualificazione dell’ex PA.MA.FI. e la protezione della costa di Maratea. I consiglieri di Oppido Lucano esprimono preoccupazioni sull’impatto ambientale degli impianti energetici. Il “Comitato spontaneo dei Cittadini” ha contestato il progetto di stoccaggio rifiuti a Pietragalla, ritenuto troppo vicino alle abitazioni. Il sindaco di Rotondella e l’associazione “Cova Contro” hanno poi chiesto chiarimenti e interventi sulla gestione dei rifiuti radiattivi e chimici dell’impianto ITREC. Leone ha quindi proposto la convocazione regolare del Tavolo della Trasparenza e un’ispezione a Trisaia con i sindaci locali.
Di seguito il comunicato dei lavori in III CCP audizioni in materia ambientale
In terza Commissione (Attività produttive, territorio e ambiente), presieduta da Rocco Leone (FdI), audizioni in materia di impianti energetici.
I commissari hanno audito il Direttore generale della Direzione generale dell’Ambiente, del territorio e dell'energia, Michele Busciolano, in merito ai progetti su eolico e fotovoltaico nell’Alto Bradano, riguardo alla riqualificazione dell’area ex PA.MA.FI. di Maratea e sulle iniziative finalizzate alla protezione della costa di Maratea e alla definizione dell'istituzione dell'Area Marina Protetta.
Busciolano ha riferito che i progetti dell’Alto Bradano a cui si fa rifermento hanno ottenuto la valutazione d’impatto ambientale (Via) dal Comitato tecnico del Consiglio dei Ministri e pertanto la Regione non può che procedere con gli atti conseguenti. Con riferimento all’impianto eolico di Monteserico, invece – ha riportato Busciolano - ci sono svariate sentenze del Tar che impongono l’ottemperanza. Con l’approvazione del nuovo Piano paesaggistico – ha evidenziato Il Dg dell’Ambiente - si potranno invece fare delle valutazioni differenti che al momento non sono tecnicamente possibili, per accogliere eventuali diverse istanze ed esigenze provenienti dai territori e pertinenti alle loro vocazioni.
Sull’argomento sono stati auditi anche alcuni consiglieri comunali di Oppido Lucano. Il consigliere Antonio De Rosa ha sottolineato che l’Alto Bradano e Oppido Lucano sono di fronte “ad un’escalation di autorizzazioni concesse per impianti di eolico e fotovoltaico, in una zona di spopolamento in cui si fa fatica a sopravvivere. La transizione energetica non è giusta né socialmente etica in quest’area assaltata da tali progetti che provocano deprezzamento del territorio. Pur essendo favorevoli al Green deal – ha detto ancora il Consigliere - occorre mettere un limite alla situazione”. “Le multinazionali stanno accelerando sui progetti –ha riferito invece il consigliere comunale Vittorio Cilla – e siamo preoccupati per l’esecuzione dei relativi controlli”.
Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Leone, i consiglieri Lacorazza, Bochicchio e Morea. Il presidente Leone ha rimarcato la necessità di accelerare l’approvazione del Piano paesaggistico, i cui tempi sono dettati da passaggi che non dipendono esclusivamente dalla Regione, per sostenere il territorio.
La Commissione ha poi proseguito con l’audizione di Busciolano sugli altri temi previsti, quali la riqualificazione dell’area ex PA.MA.FI. di Maratea. Busciolano ha fatto rilevare che è in corso la liquidazione coatta amministrativa e che la Regione è in contatto con i tre commissari liquidatori i quali stanno proponendo delle soluzioni. Queste prevedono una forte riduzione dei crediti e saranno da valutare al momento della formalizzazione. La documentazione attualmente disponibile è all’attenzione dell’Ufficio patrimonio della Regione.
Invece, per le iniziative finalizzate alla protezione della costa di Maratea e alla definizione dell'istituzione dell'Area Marina Protetta, Busciolano ha informato che la questione è all’attenzione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Successivamente, i Commissari hanno audito il “Comitato spontaneo dei Cittadini delle contrade di Avigliano, Pietragalla e Potenza” relativamente al nuovo centro di stoccaggio dei rifiuti previsto a San Nicola di Pietragalla. Il Comitato è contrario all’allocazione dell’impianto in una zona densamente abitata, dove tanti imprenditori, senza nessun contributo, hanno creato e creano posti di lavoro. Centinaia di abitazioni si troverebbero a poco più di 500 metri dal sito. L’impianto dovrebbe stoccare 30 mila tonnellate di rifiuti di cui 20 mila di rifiuti organici. “Si tratta di quantitativi elevati e impattanti per il territorio – hanno affermato i rappresentanti del Comitato - che metterebbero in difficoltà anche le imprese agricole, alimentari e commerciali dell’area. Il Comune ha espresso parere negativo alla realizzazione dell’impianto sul sito interessato, in quanto non è previsto dal piano regolatore, a meno che la Regione non ne dichiari la pubblica utilità e si preveda una modifica urbanistica”.
La Commissione ha dunque deciso di acquisire il documento riassuntivo dei punti escludenti elaborato dal Comitato, da inviare al dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.
È intervenuto alla discussione, oltre al Presidente Leone, il consigliere Lacorazza.
Infine, la Commissione ha audito il Sindaco di Rotondella, Gianluca Palazzo, e il rappresentante dell’Associazione “Cova Contro”, Giorgio Santoriello, relativamente al sito nucleare ITREC (Impianto di Trattamento e Rifabbricazione Elementi di Combustibile) di Rotondella.
Il Sindaco di Rotondella ha lanciato un doppio allarme sull’inquinamento presente nel sito, sia di tipo radiativo che chimico. “L’Itrec è stata sempre attenzionata per l’inquinamento radioattivo ma già dal 2015 sono emerse altre fonti di inquinamento di tipo chimico. Tuttavia, un’indagine della Procura fa risalire l’emersione della problematica al 2014”. Il Sindaco ha ricordato inoltre “che l’indagine della Procura avvallerebbe l’ipotesi di disattivazione delle pompe della barriera idraulica predisposta per contenere la propagazione delle acque di falda contaminate, al fine di abbattere i costi energetici e di gestione dei rifiufi liquidi. Sono anche stati sequestrati 600 mq di terreno da scavi che fanno sorgere altre domande e preoccupazioni sul materiale stoccato in quel luogo. È necessario che il Presidente della Giunta regionale convochi il Tavolo della Trasparenza al fine di verificare ogni situazione”. Il Sindaco ha chiesto la vicinanza della Regione a tutti i Comuni dell’area per risolvere le notevoli criticità presenti.
Il rappresentante dell’associazione “Contra Cova” ha delineato l’urgenza di conoscere la natura del “materiale di interesse non civile presente nel sito che si può agganciare al materiale stoccato nei 600 mq di terreno sequestrati” e quella di accendere i riflettori su tutte le altre situazioni di incuria che sono emerse negli anni, per cui si rende necessaria la convocazione del Tavolo regionale sulla trasparenza.
Il presidente Leone, raccogliendo la richiesta del Sindaco di Rotondella, ha condiviso la necessità di convocare il Tavolo regionale della Trasparenza, a cadenze regolari e sistematiche. La Commissione ha inoltre annunciato che effettuerà una ispezione in Trisaia, insieme ai Sindaci del Metapontino, per fare chiarezza, ottenere risposte e recuperare la fiducia dei cittadini.
Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Leone, i consiglieri Lacorazza, Marrese e Araneo.
Hanno partecipato ai lavori della terza Commissione, oltre al Presidente Leone (FI), i consiglieri Aliandro (FI), Bochicchio (Avs-Psi-LBp), Chiorazzo (Bcc) Fanelli (Lega), Lacorazza (Pd). Marrese (Bd), Morea (Azione) e Araneo (M5s).
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