-->
La voce della Politica
‘No al licenziamento dei precari al San Carlo ed accentramento di risorse’ |
---|
27/11/2019 | “Siamo a dicembre, è tempo di chiudere i bilanci”. Con queste disarmanti parole l’assessore lucano alla Sanità, Rocco Leone, liquida il previsto licenziamento anticipato, dal prossimo 6 dicembre, del personale a termine infermieristico, tecnico e OSS presso gli ospedali del San Carlo (Potenza, Melfi, Villa d’Agri e Lagonegro). Visto che non è riuscita a conseguire il pareggio di bilancio, l’Azienda ha pensato di licenziare in massa una settantina di persone per quadrare i conti, così gli ospedali saranno finalmente aperti a ore, come certi alberghi, o come pensa Salvini. Per chi
ha compiuto il periodo di 36 mesi al danno si aggiunge la beffa: se il Parlamento decidesse di prorogare da gennaio la legge Madia sulla stabilizzazione, questi lavoratori sarebbero fuori pista a un metro dal traguardo, nonostante il turnover preveda la contestuale assunzione di personale a tempo indeterminato con una procedura di almeno tre mesi. E gli altri? “A gennaio saranno richiamati”, aggiunge l’assessore, senza spiegare in base a quale regola questo possa mai avvenire. Così, sulla parola, come si faceva ai bei tempi andati tra padrone e operai. Intanto, dal 6 al 31
dicembre è meglio non ammalarsi: ci si attende un totale caos in tutti i plessi ospedalieri, almeno a leggere il comunicato sindacale unitario del 23 novembre. A chi resta, chiamato a turni massacranti, è perfino sottratto il pagamento del lavoro straordinario (nota 43909 6.11.19 in com. sind.). In tutto
questo fiorire di trovate geniali non manca il suggerimento da parte dei coordinatori UU.OO. e posizioni organizzative del personale, i quali invitano la Direzione Strategica ad “accorpare le unità operative, ridurre i posti letto, rivalutare le prestazioni essenziali presso i presidi periferici e accentrare le risorse lì dove le attività richiedono maggiore attenzione”, leggi: spostiamo
tutto a Potenza. Ma anche basta! In questo quadro generale desolante, in cui management e politica regionale non riescono a programmare neppure a pochi mesi, ITALIA VIVA MELFI esprime piena solidarietà ai lavoratori mandati a casa e condivide la mozione presentata oggi in consiglio regionale da Mario Polese che chiede la revoca dei licenziamenti.
A ciò aggiunge forte preoccupazione per il rischio che, ancora una volta, corrono i presidi sanitari periferici e le comunità circostanti, come quella del italiavivamelfi@gmail.com comitatoitaliavivamelfi @italiavivamelfi Melfese. Assistiamo ormai a una lotta per la sopravvivenza all’ultimo sangue, che vede un territorio fare lo sgambetto all’altro, perfino tra gli
stessi lavoratori coinvolti, come testimonia la lettera dei coordinatori organizzativi. Un problema in più per l’ospedale di Melfi, che si aggiunge alle carenze croniche di personale e dirigenti medici con ricorso alle costose convenzioni esterne, a una direzione sanitaria evanescente e inadeguata, a
lungaggini inaccettabili nei lavori di riqualificazione o nell’installazione di apparecchiature diagnostiche come la risonanza magnetica e, tanto per citare l’ultima, alla vociferata prossima riduzione di un terzo delle postazioni CUP: il biglietto da visita dell’ospedale. Se questo è un disegno politico, allora è un disegno suicida. Bisogna spiegare ai teorici del centralismo di ogni colore, con la pazienza di Giobbe, che se muoiono le comunità periferiche muore anche il centro di quest’entità sempre meno solidale e sempre più burocratica che chiamiamo Basilicata. Noi siamo pazienti, ma non siamo Giobbe.
Italia Viva Melfi |
| | |
archivio
La Voce della Politica
|
17/09/2025 - Chiorazzo: ''La Commissione ascolti i giovani agricoltori a Senise''
Il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, ha presentato oggi una richiesta ufficiale al Presidente della III Commissione Consiliare, Rocco Leone, affinché venga convocata, secondo quanto previsto dal regolamento del Consiglio, una seduta ...-->continua |
|
|
17/09/2025 - Basilicata. Incontro in Regione su ex Firema
La disponibilità a verificare le condizioni per riassumere oltre 20 lavoratori ex Firema (Tito) prima della scadenza prevista dall’Accordo di reindustrializzazione (primavera 2027) è stata espressa dall’amministratore di Comes (società subentrata) Saponara in ...-->continua |
|
|
17/09/2025 - Due giovani donne lucane protagoniste a UIL Camp 2025
Contratti pirata e dumping salariale, welfare pubblico e contrattuale, precarietà e sicurezza sul lavoro, ecomafie e difesa del territorio: sono stati i temi centrali di Uil Camp 2025- il progetto di alta formazione che la Uil organizza ogni anno per i giovani...-->continua |
|
|
17/09/2025 - Marrese: Presentata interrogazione sulla Biblioteca Stigliani, la Giunta Regionale dia risposte immediate e certe
Questa mattina ho depositato un’interrogazione consiliare al Presidente Bardi per chiedere al più presto risposte sul perché, allo stato attutale, la Regione Basilicata non si è assunta la responsabilità di assicurare un futuro alla Biblioteca Stigliani di Mat...-->continua |
|
|
17/09/2025 - Incontro in Coldiretti Basilicata con assessore regionale all’Ambiente
Un incontro si è svolto a Potenza, nella sede regionale della Coldiretti della Basilicata, trai i dirigenti dell'associazione agricola e l'assessore regionale all'Ambiente, Laura Mongiello. E’ stata l’occasione “per affrontare temi cruciali che toccano da vici...-->continua |
|
|
17/09/2025 - Programma Speciale Senisese, Lacorazza: Bene la prima e la seconda?
“Bene la prima. ‘Finanziati con le risorse residuali del Programma Speciale Senisese per un totale di 5 milioni di euro tutti i 20 provvedimenti relativi agli interventi R.I.p.A.S. (Rete di Interventi per l’Area Senisese)’. Nel ringraziare il direttore Donato ...-->continua |
|
|
17/09/2025 - Vertenza precari giustizia, Lacorazza: Unire forze per difenderli
“Questa mattina chiederò di audire nella Prima commissione consiliare una delegazione lucana dei precari della giustizia che ieri hanno manifestato in occasione dello sciopero nazionale indetto dalla CGIL funzione pubblica. Assunti nel 2022 rischiano di andare...-->continua |
|
|
|