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Continua la riscoperta del patrimonio religioso storico artistico di Spinoso |
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6/01/2011 |
| Dopo la presentazione del restauro del campanile e dei portici cinquecenteschi della Chiesa Madre “S. Maria Assunta” , l’amministrazione comunale di Spinoso annuncia il secondo appuntamento con la riscoperta il patrimonio artistico del territorio: si trata della restituzione al culto di due busti lignei, vere opere d’arte del XVII sec. dopo un restauro durato mesi.
Le statue rappresentano una vera riscoperta. Si tratta di un San Liborio Vescovo proveniente dalla’Omonima Chiesa abbattuta nel 700 e di una S. Maria Maddalena Penitente che ha rilevato la presenza di un reliquario con un osso della Santa. Il ritrovamento delle relique di una figura religiosa importante quale la Maddalena, ma negli ultimi tempi controversa e misteriosa, apre uno squarcio storico importante e crea una tappa di sicuro interesse per un turismo religioso culturale che parte dalla Francia ed arriva a Gerusalemme sulle tracce delle reliquie, passando ora anche per Spinoso, al centro del Parco Nazionale della Val d’ Agri.
Al termine della presentazione si svolgerà l’ ultimo concerto della rassegna rassegna di musica sacra "Tempora Nativitatis Christi"
TRIO NATIVITATIS - musica della tradizione natalizia per pianoforte, clarinetto e voce soprano.
Programma:
Saluti Sindaco Pasquale De Luise
Interventi:
don Domenico Petrocelli Parroco Parrocchia "S. Maria Assunta"
Mary Padula Archeologa - Presidente Comitato Tecnico Congresso Internazionale
di archeologia lucana
Pino Schiavone Restauratore busto S. Maria Maddalena
Gianna Iozzi Restauratrice busto S. Liborio Vescovo
Domenico Totaro Commissario Parco Nazionale Val d' Agri e Lagonegrese
Conclude:
Piero Lacorazza Presidente Provincia di Potenza
Al termine ultimo concerto della rassegna di musica sacra "Tempora Nativitatis
Christi"
TRIO NATIVITATIS - musica della tradizione natalizia per pianoforte,
clarinetto e voce soprano.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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