“Almeno una guardia medica deve riaprire subito”: è con queste parole che il sindaco di Latronico, Fausto De Maria, ha annunciato oggi di aver inviato una diffida formale all’ASP di Potenza per chiedere il ripristino immediato del servizio di guardia medica nel territorio comunale. Da settimane, la comunità di Latronico si trova senza copertura sanitaria: entrambe le sedi – quella del centro urbano e quella della frazione di Agromonte, attiva fino a poco tempo solo nei fine settimana – risultano chiuse per la maggior parte del mese di novembre. In pochi giorni, si è passati da due guardie mediche a nessuna, lasciando scoperta una popolazione di oltre 4.000 abitanti, con la frazione più distante a circa 20 km dal centro.
“È una situazione mai vista prima – afferma De Maria – che ha già causato gravi disagi a molti cittadini, soprattutto anziani e persone senza mezzi propri. In un territorio come il nostro, dove il pronto soccorso più vicino dista circa mezz’ora di viaggio, tutto questo è semplicemente inaccettabile.” Il sindaco sottolinea di comprendere le difficoltà dell’ASP e la carenza di medici, ma ribadisce che le emergenze non possono essere gestite aspettando le riforme.
Mentre si progettano le future Case di Comunità e le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) – che per Latronico saranno comunque a mezz’ora di distanza – oggi bisogna garantire il presente. Per questo motivo, De Maria ha chiesto all’ASP di riattivare subito almeno una delle due guardie mediche, anche in forma temporanea, per garantire un presidio minimo di sicurezza sanitaria. “Le riforme possono avere i loro tempi, ma le urgenze dei cittadini richiedono decisioni ad horas”, sottolinea il primo cittadino.
Un altro tema sollevato è la mancanza di condivisione e programmazione: secondo il sindaco, i primi cittadini non sono mai stati coinvolti nelle decisioni riguardanti la riorganizzazione sanitaria e si ritrovano a gestire emergenze senza strumenti né interlocuzioni preventive. “Bisogna programmare per tempo, per arrivare con le soluzioni prima delle emergenze, non dopo. Siamo pronti a collaborare, ma non possiamo essere lasciati soli davanti ai disagi dei cittadini”, aggiunge De Maria.
Il sindaco conclude con un richiamo chiaro e diretto: “I processi si devono guidare, non subire. Nessuna riorganizzazione può giustificare la totale assenza di assistenza sanitaria di prossimità in un territorio come il nostro.” La diffida inviata all’ASP rappresenta dunque un atto formale di pressione per garantire il diritto alla salute della popolazione di Latronico, nel tentativo di ottenere almeno una soluzione temporanea in attesa delle riforme sanitarie future.