|
Colobraro (MT), muore operaio 66enne: la Uil rilancia la campagna ''Zero morti sul lavoro'' |
---|
26/06/2025 |
|  Questa mattina, nell’area industriale di Colobraro (MT), un operaio di 66 anni, addetto alla nettezza urbana, ha perso la vita travolto da un cancello all’inizio del turno. Inutili i soccorsi del 118, giunti con eliambulanza. Sono in corso le indagini dei carabinieri per chiarire la dinamica dell’incidente. Si tratta dell’ottava vittima sul lavoro in Basilicata dall’inizio dell’anno. La notizia ha raggiunto l’Esecutivo regionale della Uil Basilicata riunito a Potenza, che ha espresso profonda preoccupazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro, parlando di una crisi strutturale. Il sindacato rilancia la campagna “Zero morti sul lavoro” come obiettivo concreto e non più solo uno slogan, chiedendo una nuova cultura della prevenzione e misure di sostegno per le famiglie delle vittime, spesso lasciate in condizioni economiche difficili. “Ogni giorno senza agire – denuncia la Uil – è un giorno in cui rischiamo di piangere nuove vittime”.
Il Comunicato della UIL L’Esecutivo regionale della Uil Basilicata - durante la riunione a Potenza - ha appreso la notizia dell’ennesima morte sul lavoro, un operaio di 66 anni, nell’area artigianale di Colobraro. Si tratta della settima vittima sul lavoro in Basilicata dall’inizio dell’anno. La Uil – che ha deciso di intensificare la Campagna Zero Morti sul lavoro - si dice fortemente preoccupata ed allarmata perchè questi tragici eventi evidenziano una crisi persistente nella sicurezza sul lavoro, che richiede un’azione immediata. Ogni infortunio mortale è una tragedia evitabile, una vita sacrificata in nome del profitto o della produttività. Dietro ogni numero c’è una persona, sempre. È tempo di agire. La prevenzione degli infortuni mortali sul lavoro è un dovere etico collettivo. Ogni vita conta. Dobbiamo impegnarci – è il messaggio dell’Esecutivo Uil - per creare una cultura in cui la sicurezza sia parte integrante di ogni attività lavorativa, garantendo a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici il diritto fondamentale di lavorare in un ambiente sicuro e protetto. Ogni giorno perso senza agire è un giorno in cui si rischia di piangere una o più vittime. “Zero morti sul lavoro “non è uno slogan: è l’unico obiettivo”, parla della necessità di individuare strumenti di sostegno alle famiglie delle vittime sul lavoro che dopo aver perso il capofamiglia si trovano a gestire una situazione di disagio economico. La Regione convochi subito il Comitato Regionale di Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Cavallo (Cisl) e Colucci (Fit Cisl) su morte lavoratore a Colobraro
Potenza, 26 giugno 2025 – «Anche oggi siamo costretti a commentare l’ennesima vita spezzata sul lavoro. Di fronte ad una simile tragedia, il nostro primo pensiero va alla famiglia della vittima, ai suoi cari e ai colleghi. Tuttavia, non vogliamo fermarci ad una solidarietà di circostanza, ma richiamare l’attenzione sulla necessità di affrontare con strumenti nuovi un’emergenza che non accenna a diminuire. Chiediamo con forza che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che siano accertate in tempi rapidi le cause dell'incidente e le responsabilità che si celano dietro la tragedia. Nel frattempo va alzato il livello dell’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro: è urgente avviare un piano straordinario per la sicurezza che parta dalla prevenzione, dalla formazione continua, da controlli più frequenti e da una cultura della sicurezza condivisa. La morte di un lavoratore di 66 anni deve interrogarci anche sulla sostenibilità sociale di un sistema pensionistico che costringe migliaia di persone a restare al lavoro in età avanzata. L’ennesima vittima di questa tragedia senza fine non può essere archiviata come un numero in più nelle statistiche, ma deve essere un campanello d’allarme per tutti e un richiamo collettivo alla responsabilità sociale. Noi come sindacato siamo pronti a fare la nostra parte. Chiediamo anche alle istituzioni regionali e nazionali e alle organizzazioni datoriali di ascoltare le voci di chi ogni giorno è nei cantieri, nei magazzini, nei capannoni, sui mezzi e negli impianti. È lì che bisogna intervenire prima che si consumino altre tragedie». Lo hanno dichiarato in tarda mattinata il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo e il segretario generale della Fit Cisl Basilicata Sebastiano Colucci.
|
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
 |