Nel 2024, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, con competenza su Puglia e Basilicata, hanno recuperato e restituito 3713 beni culturali a rischio di dispersione nazionale e internazionale. Rispetto al 2023, si è registrato un significativo aumento delle denunce per reati legati al patrimonio culturale (furto, scavi clandestini, esportazione illecita, ricettazione, danneggiamento, associazione a delinquere) e dei sequestri di beni archeologici e antiquari. Sono stati eseguiti 24 sequestri domiciliari, recuperando migliaia di reperti archeologici e opere d’arte false, con un valore stimato di circa 2,8 milioni di euro. Grande attenzione è stata dedicata al traffico internazionale di reperti archeologici e alla tutela del paesaggio, con denunce e sequestri di opere abusive in aree vincolate.
Tra le attività preventive, sono stati effettuati controlli in esercizi commerciali, musei, aree archeologiche e vincolate. Notevole impatto ha avuto l’operazione “ART SHARING”, che ha smantellato un’organizzazione criminale dedita allo scavo clandestino e all’esportazione illegale di reperti, con il sequestro di 250 beni culturali in vari paesi europei. Infine, è avvenuto il rimpatrio da Berlino di 21 crateri apuli scavati illegalmente, restituiti all’Italia grazie a indagini congiunte e accordi internazionali.
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