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Apertura ponte dopo chiusura per lavori della Serrapotina: nota di Giordano

31/05/2025



Pubblichiamo di seguito la nota che il presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano ha inviato alla nostra redazione  in seguito al servizio e alle sollecitazioni pervenute nel corso di un sit in (video in basso) organizzato oggi dai cittadini di Senise.(Le foto sono di repertorio)


 


Lungo il suo tracciato, la nuova strada provinciale “Serrapotina” (completata dalla Provincia di Potenza in meno di due anni, in anticipo rispetto alle previsioni di contratto) interseca la S.P. 42 “di Chiaromonte” nei pressi di un preesistente ponte sul torrente. Per consentire adeguato passaggio alla nuova arteria stradale, nelle adiacenze di detto ponte si è realizzato un ampio sottopasso, che è costituito da una struttura orizzontale di calcestruzzo armato poggiata sulle paratie di bordo. Tale opera rientra, quindi, fra le molteplici strutture costruite per la nuova strada, la cui ultimazione è stata certificata dalla direzione lavori a metà del mese corrente e per le quali si sono prontamente intraprese le operazioni di collaudo, essenziali per porre in esercizio la strada con la dovuta garanzia per gli Utenti. Si è accertato, tuttavia, che la barriera posta a protezione dell’accesso al citato tratto viario, interdetto per consentire la realizzazione della descritta opera, era ripetutamente divelta a opera di ignoti, tant’è che il sormonto del sottopasso di nuova costruzione era imprudentemente e illegalmente interessato dal transito veicolare e pedonale. Visto il grave pericolo, al fine di tutelare l’incolumità pubblica oltre la propria responsabilità (attesa la formale chiusura del tratto), i referenti provinciali e la stessa impresa appaltatrice hanno ritenuto doveroso intervenire, ripristinando l’efficacia della barriera d’interdizione.



Nel frattempo, compresa l’impazienza di riottenere il passaggio, si è chiesto al collaudatore di procedere prioritariamente alla verifica del sottopasso, su cui sono state infatti eseguite le prescritte prove di carico, i cui risultati sono in attuale fase di elaborazione e di studio. Tanto si è operato nell’auspicio di poter giungere al collaudo parziale della nuova struttura e alla conseguente revoca dell’interdizione del transito in tempi più rapidi rispetto a quelli stabiliti dalla norma, la quale, in ogni caso, li prevede in ampia misura proprio perché sia possibile svolgere tutte le verifiche di rito con accuratezza ed estrema attenzione, evitando che la fretta e l’approssimazione cui conduce possano mettere a rischio la vita dei cittadini.


 





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