Dalle prime ore del mattino, i finanzieri del Comando Provinciale di Bari, supportati dal Gruppo Pronto Impiego, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 persone, alcune già detenute, residenti nella provincia barese. I provvedimenti sono stati disposti dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito degli interrogatori svoltisi il 19 e 20 maggio.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, riciclaggio e resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini, ancora in fase preliminare, si sono basate su intercettazioni, pedinamenti, videosorveglianza e sequestri che hanno confermato le ipotesi investigative. L’inchiesta ha consentito di ricostruire l’esistenza di un’articolata rete di spaccio attiva tra Bari, Sannicandro di Bari e con estensioni in Basilicata, riconducibile anche ad affiliati del clan Parisi.
La struttura criminale si occupava dell’intera filiera del traffico di cocaina, hashish e marijuana: dall’approvvigionamento al deposito, fino alla distribuzione. Tra i metodi utilizzati dal gruppo figurano l’occultamento delle droghe nei pressi di casolari in agro di Sannicandro di Bari e in un appartamento nel quartiere San Paolo di Bari, la promozione delle sostanze tramite il canale Telegram “Golden Boys Farms” e la consegna attraverso il servizio “delivery” o previo contatto via WhatsApp. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 15 kg di stupefacenti, 132.000 euro in contanti, e arrestate in flagranza cinque persone. In un caso, gli indagati hanno anche tentato la fuga in auto, mettendo in pericolo gli agenti. La Procura della Repubblica di Bari ha sottolineato che il procedimento è ancora in fase preliminare e che la colpevolezza degli indagati dovrà essere accertata in sede processuale.