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Città Futura Roma festeggia 25 partecipazioni al Minibasket in Piazza: un quarto di secolo di sport e valori |
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28/05/2025
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| Il MiniBasket in Piazza rappresenta una tappa consolidata del percorso dei piccoli cestisti della società Città Futura Roma. Il sodalizio capitolino arriva, nella 33° edizione del Minibasket in Piazza alla sua presenza numero venticinque. Un quarto di secolo fatto di gioie sportive e umane, di condivisione di valori e grande stima. Un appuntamento fisso con la fine di un percorso che porta i giovanissimi cestisti guidati da coach Flavio Finozzi a completare un percorso prima umano e poi sportivo. Una tappa ormai consolidata del percorso, un momento che corrisponde al completamento di un ciclo sportivo e di vita degli atleti che si affidano alla società Città Futura Roma, ma che resta nel tempo e crea ricordi, emozioni, amicizie e rapporti umani che vanno anche oltre il campo di gioco.
“Ho un profondo legame con gli organizzatori del Minibasket in Piazza a Matera – spiega coach Flavio Finozzi –. Dal primo approccio con questa bellissima manifestazione nel 1999 ad oggi ho raccolto emozioni indescrivibili e tantissime amicizie. Posso tranquillamente affermare di aver visto crescere questo torneo e condiviso con gli organizzatori tantissimi momenti significativi. E’ uno dei tornei più belli, più duraturi e aggreganti. Si vive una settimana in un clima bellissimo di scambio culturale e sociale, prima ancora che sportivo. Un’esperienza umana che resta nelle menti e nei cuori dei ragazzi. Per la mia società è la tappa finale di un gruppo di ragazzi che, nell’anno successivo come Esordienti, passa ad un altro allenatore ed è ormai una tappa fissa, che decreta la fine di un ciclo di lezioni. Una settimana che lascia incantati i ragazzi e soprattutto crea legami indissolubili. Ho in primis l’esperienza di mio figlio, che dalla sua partecipazione ad oggi, che anche lui è diventato un allenatore, incontra ancora tantissimi amici conosciuti a Matera sui campi in giro per l’Italia e non solo”. Infatti, questo appuntamento diventa un momento di scambio di visioni ed idee anche per gli allenatori. “Abbiamo un gruppo consolidato ormai, con i quali ci ritroviamo ogni estate a Matera. E’ un bellissimo momento, coadiuvato dalla cena conviviale organizzata dall’organizzazione per tutti i coach – continua Finozzi –. Momenti che permettono di lasciare da parte il lato prettamente sportivo e ti fa abbracciare la vera essenza dello sport, quella dei valori e della condivisione”.
Dal punto di vista prettamente sportivo, invece, c’è spazio per confrontarsi con diverse realtà. “Sicuramente il primo pensiero non è quello di venire a Matera per vincere e basta. Certo, il lato sportivo e agonistico ha la sua parte e se si arriva con un gruppo pronto, si prova ad andare sino in fondo alla manifestazione, ma anche il modo in cui è organizzato il torneo permette sempre di ritrovarsi a disputare gare con società di pari livello, in modo tale da dare un buon riscontro anche emotivo ai ragazzi. Certamente il livello delle squadre straniere è sempre altissimo, ma anche dei gruppi italiani, nel corso degli anni, hanno portato al Minibasket in Piazza una qualità altissima. Noi ci proviamo, ma senza dubbio resta un premio per i miei ragazzi questa manifestazione ed è giusto che continui ad esserlo. Giornate come quella della sfilata iniziale o quella delle finali sono giornate toste e intense, ma ti lasciano dei ricordi indelebili e la fatica non la senti neppure. Amiamo partecipare a questa manifestazione e continueremo ad esserci sempre”. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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