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Frode sul Decreto Flussi: 72 indagati a Matera per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

20/03/2025



La Guardia di Finanza di Matera, in collaborazione con la Prefettura, ha smascherato un vasto sistema di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina legato alle richieste del Decreto Flussi. Sono 72 le persone indagate, tra titolari di aziende, gestori di CAF e intermediari, accusate di aver presentato oltre 5.100 istanze fraudolente per far entrare illegalmente lavoratori stranieri. Le indagini hanno rivelato che 34 aziende non avevano reale capacità di assunzione. I nulla osta concessi sono stati revocati.
Per i particolari riportiamo il comunicato di seguito
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Matera, in collaborazione con la Prefettura di Matera, hanno concluso una complessa attività di polizia giudiziaria e amministrativa che ha portato al deferimento alla Procura della Repubblica di Matera di 72 persone – tra titolari di aziende, gestori di centri di assistenza fiscale e altri soggetti – per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’indagine, articolata in più fasi, ha preso avvio da un’attività info-investigativa basata sull’incrocio di dati estrapolati dalla piattaforma del Ministero dell’Interno, l’uso delle banche dati delle Fiamme Gialle, acquisizioni documentali ed escussioni a sommarie informazioni. Sono state analizzate le istanze del Decreto Flussi (D.P.C.M. 27.09.2023) presentate nel 2023 e 2024 presso la Prefettura di Matera e, in alcuni casi, presso altre Prefetture.
Le indagini hanno portato alla scoperta di un sistema fraudolento per favorire l’ingresso illegale in Italia di lavoratori stranieri nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento e del turismo. Sono state individuate 5.119 richieste illecite per cittadini extracomunitari di varie nazionalità (Bangladesh, Marocco, Pakistan, Sri Lanka, India, Senegal, Egitto e Albania). Tra le aziende controllate, 34 hanno falsamente dichiarato la necessità di assumere manodopera straniera, non avendo invece una reale capacità produttiva adeguata.
Le istanze fraudolente, presentate durante i “click day” sulla piattaforma del Ministero dell’Interno, erano corredate da documenti falsi, tra cui dichiarazioni di asseverazione, modelli IVA e UNICO e altre certificazioni. I nulla osta all’immigrazione già concessi sono stati immediatamente revocati dalla Prefettura di Matera, impedendo così l’ingresso sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari irregolari.
L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta all’immigrazione clandestina e a tutela dell’economia sana che necessita di manodopera straniera nel rispetto delle norme. Fondamentale la collaborazione con la Prefettura di Matera, che rafforza il sistema di controlli e garantisce il regolare svolgimento delle procedure amministrative e investigative.
Le condotte illecite sono ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. In base al principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza degli indagati sarà accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.





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