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Trasferimento fraudolento di valori, divieto di dimora in Basilicata per due potentini |
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21/09/2023 |
| Nella mattinata odierna, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), la Squadra Mobile e la Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo di Potenza della Polizia di Stato hanno eseguito due misure cautelari personali, consistenti nel divieto di dimora nella Regione Basilicata, nei confronti di S.M. e DI G. G.. Entrambi sono attualmente imputati nell'ambito dell'indagine denominata "Lucania Felix", il primo per associazione mafiosa e altro, riconducibile al clan Martorano-Stefanutti, e il secondo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini sono state avviate nel 2022 e coordinate dalla DDA, rivelando indizi gravi di reato relativi al trasferimento fraudolento di valori secondo gli articoli 81, 110 e 512 bis del codice penale, con l'aggravante per S. M. ai sensi dell'articolo 71 del decreto legislativo 159/2011. Le indagini hanno evidenziato una serie di investimenti effettuati dai due indagati in società, bar/pub ed esercizi commerciali, attraverso la commissione di diversi reati di intestazione fittizia di valori ai sensi dell'articolo 512 bis del codice penale. Questo è stato fatto con l'intento di eludere le disposizioni di legge relative alle misure di prevenzione patrimoniale e di agevolare la commissione di reati contemplati dagli articoli 648-bis e 648 ter del codice penale. Per quanto riguarda DI G. G., è stato gravemente indiziato del reato di trasferimento fraudolento di valori, con specifico riferimento alla società "F&M. Srl", con sede a Potenza. Inoltre, l'Ufficio ha ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari il sequestro preventivo delle quote sociali delle tre società (Al Bar Srls, Condim Srls e F&M Srls) riconducibili ai predetti indagati. Questa misura patrimoniale è di fondamentale importanza nell'azione di contrasto agli interessi economici di soggetti indiziati di operare in contesti di criminalità organizzata. Si sottolinea che al momento il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, quindi vige il principio di presunzione di innocenza nei confronti degli indagati fino a una eventuale pronuncia di sentenza definitiva di condanna. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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