HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

 

 

Nel Piano degli aeroporti la Basilicata non c’è

4/11/2022



Appena due mesi fa si parlava di approdo privilegiato all’interno di corridoi aerei che dovranno collegare anche la Puglia alla Basilicata”, e Pisticci doveva essere uno di questi, almeno nelle dichiarazioni recenti del Presidente Di Palma (Enac), rilasciata al quotidiano “La Repubblica”.


Ma sfogliando il Piano presentato il 19 ottobre, Pisticci e la Basilicata vengono completamente ignorate, meglio cancellate. Il mese scorso, dunque, il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (Mims) ha messo in consultazione la bozza del Piano Nazionale Aeroporti (PNA), elaborato dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC).


La bozza di Piano disegna il perimetro d’interesse dell’aviazione civile traguardando il 2035, in un percorso di riconciliazione del trasporto aereo con la tutela dell’ambiente, tanto da essere coerente e permeabile rispetto ai temi della sostenibilità ambientale, della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica, assi portanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il PNA è un documento di indirizzo politico e tecnico di sviluppo del trasporto aereo e del sistema aeroportuale in grado di potenziare la competitività del sistema economico nazionale, soddisfare la domanda di mobilità di persone e merci, realizzare la transizione ecologica e digitale del settore, aumentare l’accessibilità alle reti di trasporto di tutti i territori, riducendo le attuali disuguaglianze. Il testo sottoposto alla consultazione è stato sviluppato seguendo le Linee Guida impartite dal Ministro, Enrico Giovannini. Nella preparazione del Piano, l’ENAC ha interagito con la Direzione Generale per gli aeroporti, il trasporto aereo e i servizi satellitari del Ministero (DGATASS).


Ulteriori riflessioni sono in corso tra ENAC e Ministero per giungere alla stesura definitiva del Piano, che beneficerà anche delle osservazioni degli stakeholder. Eventuali osservazioni e contributi, dovranno pervenire alla Direzione Generale per gli aeroporti, il trasporto aereo e i servizi satellitari del Dicastero (DGATASS), entro il 21 novembre 2022.


“Nelle analisi dei bisogni del territorio”, la nostra Regione è inserita nella macro area Sud-Isole, con Calabria, Sicilia e Sardegna. In realtà compare solo il nome, nient’altro. Mentre nelle “reti gestionali”, facendo confusione, compare in quella Campana: composto da Napoli (NAP) e Salerno (QSR), di più recente acquisizione. L’aeroporto di Salerno – si legge- è, di fatto, uno scalo in fase di avvio per quanto riguarda il suo inserimento nel network dei voli di linea, e non ha operato voli commerciali nel 2019, rendendo difficile una valutazione delle potenzialità. Ciò nonostante, si evidenziano la possibilità che il mercato possa diversificare parte della crescita futura prevista per l’area su Salerno, anche a favore di spillover verso le aree limitrofe caratterizzate da limitata dotazione infrastrutturale, quali la provincia di Potenza in Basilicata. La “Rete Aeroportuale Pugliese”, invece, si estenderà anche in Basilicata, caratterizzata, com’è, da limitata dotazione infrastrutturale. In poche parole, le politiche di sviluppo future sono incentrate sul consolidamento e sullo sviluppo degli aeroporti campani e pugliesi, che gestiranno trasporto merci, persone e flussi turistici, anche di carattere religioso, mentre per Taranto Grottaglie il futuro è davvero roseo, oltre alla funzione cargo-logistica si prevede di realizzare il primo Spazio Porto europeo. Il Piano Nazionale degli Aeroporti, infine, - così come si legge testualmente- vuole confermare il ruolo sociale, certificando la valenza sociale che ogni singolo aeroporto rappresenta per il suo territorio e per il Sistema Paese.


Non per ultimo – si ricorda- l’indotto sociale che un aeroporto genera sul territorio con la creazione di posti di lavoro, diretti e indiretti, l’attrazione di figure professionali dall’estero e l’incentivo alla nascita e allo sviluppo del tessuto industriale. Il comparto aeroportuale indica in sostenibilità, digitalizzazione, intermodalità, safety, security e sanità i suoi cardini principali e deve poter beneficiare di questi fondi. Questo Piano è l’espressione della volontà del settore aeroportuale di innovarsi e garantire all’Italia uno dei fondamentali volani per la crescita economica. Attualmente l’Italia presenta un divario infrastrutturale rispetto ad altri paesi europei, che ne limita sia la competitività a livello internazionale e sia la sostenibilità a lungo termine e conseguentemente la qualità e la performance. Servono altri scali, insomma, specialmente se inseriti in un piano intermodale che significa servizi e nuove tecnologie ai fini della crescita e dello sviluppo futuro.In poche parole, se non ci si muoverà energicamente entro il 21 di questo mese, per cambiare il “Piano”, ci toccherà augurare buon viaggio a tutti, tranne ai lucani.


 


Vincenzo Diego




ALTRE NEWS

CRONACA

20/12/2025 - Assalto nella notte al bancomat Bper di Lauria: esplosione e indagini in corso
20/12/2025 - Francavilla in Sinni, sequestrati oltre 50 chili di fuochi d’artificio manomessi
20/12/2025 - Pisticci, scontro tra auto e autobus sulla SP3: due feriti lievi
19/12/2025 - Indennizzo dializzati, Comune di Senise ''non è nostra responsabilità''

SPORT

20/12/2025 - Rinascita Lagonegro, coach Waldo Kantor: ''A Sorrento conterà la nostra identità di squadra''
19/12/2025 - A. Agromonte Lauria campione d’inverno,Dora: una grande squadra con un sogno collettivo
18/12/2025 - C1 Futsal Basilicata: lotta aperta in vetta tra Senise, Gorgoglione e Gema
17/12/2025 - Volley. - Ripresi gli allenamenti: la Rinascita Lagonegro prepara la trasferta di Sorrento

Sommario Cronaca                                  Sommario Sport

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua



 



Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo