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Aumentano le superfici coltivate a Peperone di Senise IGP

7/06/2022



Ultimi giorni di trapianti per le aziende che coltivano il Peperone di Senise IGP. Dalle prime analisi, anche quest'anno si prevede un incremento delle superfici investite. Una crescita di circa 10 ettari rispetto alla passata stagione.


"Nonostante la guerra in Ucraina e le conseguenti difficoltà mondiali nel reperire grano, mais e olio di girasole abbiano indirizzato un maggiore interesse verso le colture cerealicole, i nostri produttori storici hanno deciso di mettere comunque a dimora il peperone di Senise anche in questo periodo di forte incertezza. A questi, poi, se ne sono aggiunti molti altri. Continuano infatti ad aumentare le iscrizioni al consorzio da parte di aziende guidate da giovani agricoltori under 40. Un trend positivo, che conferma come le imprese siano soddisfatte dei risultati finora ottenuti". A spiegarlo è Enrico Fanelli, imprenditore agricolo e presidente del Consorzio di Tutela del Peperone di Senise IGP. ù


"Un po' tutti gli agricoltori stanno ultimando le operazioni di trapianto. Purtroppo, registriamo un ritardo di 10 giorni nella tabella di marcia, a causa dell'andamento climatico che ha posticipato l'avvio della messa a dimora delle piantine. L'assenza di pioggia delle ultime settimane e il gran caldo ci stanno però agevolando. La raccolta dovrebbe partire tra fine luglio e i primi giorni di agosto". 


"Dunque, il Peperone di Senise non è più considerato un ortaggio di nicchia, ma un vero e proprio prodotto ortofrutticolo che si fa sempre più strada non solo nel settore Horeca, ma anche nelle catene di supermercati e all'estero. Lo scorso anno, la regione Basilicata ha concesso un sostegno economico a fondo perduto (variabile dai 15 ai 30mila euro) a chi decideva di coltivare tale ortaggio in modo certificato. Una misura che dovrebbe essere confermata anche quest'anno".


 




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