Sono stati avviati, in tutta Italia, i procedimenti sanzionatori nei confronti degli over 50enni che non si sono sottoposti a vaccino anti covid. Ma, come ormai segnalato in quasi tutte le regioni italiane, non mancano i casi in cui il sistema dimostra di essere un ''flop'' per colpa della burocrazia, di lentezza nelle comunicazioni o di mancati controlli.
Succede così di vedersi recapitare la comunicazione da parte di Agenzia delle Entrate per il pagamento di 100 euro nonostante sia stato completato il ciclo vaccinale nei casi in cui, il cittadino, abbia contratto il Covid e, quindi, si sia sottoposto a due vaccini su tre.
Sta succedendo ovunque e sono già diversi i casi riscontrati in Basilicata. Alla nostra redazione, per esempio, è pervenuta la sollecitazione da parte di una cittadina del Senisese che pur avendo effettuato due vaccini (non tre, perchè poi positiva) si è vista recapitare la comunicazione dell'avvio del procedimento.
Ritardi nella comunicazione da parte dell'azienda sanitaria?
Nella lettera di Agenzia delle Entrate si spiega che deve essere l'azienda sanitaria locale a ''trasmettere all'Agenzia delle Entrate, nel termine perentorio di dieci giorni dalla ricezione della comunicaizone, apposita attestazione che confermi l'insussistenza dell'obbligo vaccinale''.
E così molti cittadini, perfettamente in regola, dovranno dedicare il loro tempo per contattare le Asl di riferimento e dimostrare di non aver violato la legge. Già, perchè il decreto in vigore dallo scorso 8 gennaio prevede una ''opposizione''.
''Ci sono dieci giorni di tempo, a pena di decadenza, per inviare all’azienda sanitaria locale competente per territorio eventuali esenzioni o altre ragioni (ovviamente documentate) che hanno causato il differimento del vaccino.
Entro gli stessi 10 giorni il destinatario della possibile “multa” dovrà inoltre inviare una comunicazione all’agenzia delle Entrate in cui riferirà di aver mandato le proprie giustificazioni all’azienda sanitaria. Entro altri successivi 10 giorni sarà proprio quest’ultima a dover comunicare alle Entrate se la sanzione va irrogata oppure no, in quest’ultimo caso chiudendo il procedimento''.
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