HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

 

 

Senise: il Tar respinge il ricorso sullo sgombero delle unità immobiliari in Largo Donnaperna e Via Monti

24/03/2022



Il ricorso è stato respinto “in quanto infondato”: è questo il pronunciamento del Tar della Basilicata sulla richiesta di annullamento di un’ordinanza - della successiva rettifica ed altri atti - emanata nell’aprile del 2020 dal commissario prefettizio in carica al Comune di Senise, per lo sgombero delle “unità immobiliari costituenti il fabbricato ubicato nel centro storico dell'abitato di Senise al Largo Donnaperna e su Via Lorenzo Monti”.
I ricorrenti - “Opera Nazionale per il Mezzogiorno D'Italia”, assieme ad altri “proprietari di porzioni dell’immobile di tre piani” - avevano articolato il ricorso sulla base di una serie di motivazioni nessuna delle quali è stata accolta e, per questo, sono anche stati condannati in solido a pagare le spese di lite in favore del Comune di Senise, “quantificabili nella misura forfettaria di 2mila euro, oltre accessori di legge”.
La vicenda ha avuto inizio con un’ordinanza sindacale risalente al 2013, con cui il Comune di Senise, si legge nella sentenza del Tar, aveva “ordinato all’Associazione Sacro Cuore (comodataria, dal 2009, di una porzione dell’immobile in questione, di proprietà dell’Opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia) l’immediata chiusura della scuola materna da essa gestita presso lo stesso immobile”, poiché, stabiliva il provvedimento del primo cittadino, “l’intera struttura non possiede i requisiti per essere ritenuta sicura dal punto di vista statico e agibile per lo svolgimento delle attività scolastica cui essa è destinata”.
Con successiva ordinanza “n. 9 del 17/2/2016”, proseguono i giudici amministrativi, “il medesimo Ente civico ha disposto la chiusura immediata dell’Istituto scolastico per prevenire situazioni di pericolo a minori, risultando l’immobile privo dei necessari requisiti di idoneità statica e di agibilità”. Quindi, appunto, “con ordinanza n. 27 del 24/4/2020, rettificata con l’ordinanza n. 30 del 30/4/2020, il commissario straordinario del Comune di Senise ha disposto, nei confronti dei proprietari dell’immobile (tra cui i ricorrenti), lo sgombero dell’intero stabile e l’esecuzione di interventi di messa in sicurezza in considerazione delle precarie condizioni statiche della struttura”.
Una questione molto lunga e complessa, che ha visto coinvolta anche la Procura della Repubblica di Lagonegro.
Bernadino Filardi e Vincenzo Guaragnone, responsabili, rispettivamente, dell’ufficio tecnico e del settore amministrativo (ma il secondo adesso è in pensione), nello scorso mese di febbraio era stati infatti assolti dal Tribunale di Lagonegro dall’accusa di abuso d’ufficio per il diniego, nel 2013, del rilascio dell’agibilità alla medesima scuola materna di largo Donnaperna.
Mentre, nel 2016, prima della fine del precedente mandato, per l’attuale sindaco di Senise, Giuseppe Castronuovo, la stessa Procura chiese il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio e falso ideologico ma il giudice dell’udienza preliminare si pronunciò in favore di Castronuovo, stabilendo “il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”.


 


Gianfranco Aurilio


lasiritide.it




ALTRE NEWS

CRONACA

8/07/2025 - Approvato il Piano del Parco del Pollino
8/07/2025 - 'Il dovere più forte delle fiamme'.Il racconto di Francesco D'Onofrio e Marco Neri
8/07/2025 - Crisi idrica,richiesta alla Regione dello stato di emergenza e sospensione del pagamento dei canoni irrigui
8/07/2025 - Guasto condotta Frida: disagi idrici in numerosi comuni della collina materana

SPORT

8/07/2025 - Francavilla ufficializza l’arrivo di Cosimo Zangla come nuovo allenatore
8/07/2025 - Volley Pisticci alle Finali Nazionali di Pallavolo Mista del CSI a Perugia
8/07/2025 - La Rinascita conferma Diego Cantagalli
8/07/2025 - Francavilla: il nuovo allenatore è un altro ex giocatore rossoblu

Sommario Cronaca                                  Sommario Sport

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua



 



Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo