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Rotonda: lamiera pericolosamente in bilico sulla cupola della Chiesa Madre, atteso riscontro Soprintendenza

8/07/2021



A Rotonda, quella dei danni, dovuti alle intemperie, al rivestimento della cupola del presbitero della centralissima Chiesa Madre della Natività di Beata Maria Vergine, è una vicenda che si trascina ormai da tanto tempo nonostante una comunicazione dai toni allarmistici del parroco, Don Stefano Nicolao, che l’anno scorso aveva espressamente parlato di “pericolo incombente”. Preoccupazione che successivamente sarebbe stata confermata dai vigili del fuoco, che, nel malaugurato caso di peggioramento delle condizioni meteorologiche, avevano addirittura ventilato l’ipotesi di istituire una zona rossa.  
La chiesa risale alla prima metà del diciottesimo secolo ed è già stata oggetto di restauro: lo scorso 30 settembre, lo stesso sacerdote aveva scritto al Comune di Rotonda, alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata e, appunto, ai Vigili del Fuoco, per segnalare, si legge, come “il maltempo” avesse provocato “il distacco di un pannello metallico della copertura” rimasto “pericolosamente in bilico”, con conseguenti “infiltrazioni di acqua e umidità all’interno della chiesa” e “forte probabilità di caduta” che “potrebbe interessare le strade e la pubblica piazza sottostante”.  
Un paio di giorni dopo, i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Potenza si erano recati sul posto per un sopralluogo, ma non avevano potuto rimuovere il pannello per “l’impossibilità di intervenire in sicurezza con i mezzi a disposizione”. Ma dal verbale si evince anche la necessità di installare “una impalcatura” che consenta l’accesso alla cupola senza rischi, insieme con le “esigenze” di “interdire l’accesso al vicolo sottostante” e “monitorare il fenomeno al fine di valutare, nel caso di maggiori distacchi delle lamiere, la definizione di una zona rossa da interdire in caso di avverse condizioni atmosferiche”.
Nel frattempo l’Ufficio Tecnico Comunale ha provato a sollecitare diverse istituzioni, ma il pericolo è ancora lì.  
“Si tratta di una manutenzione straordinaria che necessita della mano di esperti - ha osservato Don Stefano - attendiamo fiduciosi e confidiamo nella Sopraintendenza, che in casi come questo ha sempre agito celermente. Sicuramente la pandemia ha rallentato i processi di intervento, ma sono certo che tutto verrà sistemato al più presto”.
Inoltre, poche settimane fa, un cittadino ha inviato una missiva - circa la torre dell'orologio - al Comune, all’Ufficio Nazionale per i beni ecclesiastici e al vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, per rappresentare anche un’altra “possibile situazione di pericolo per la caduta dal campanile della chiesa di materiali pericolosi (calcinacci) su passaggio pubblico” (Corso Garibaldi).
“Credo che la Soprintendenza valuterà anche questa situazione”, ha chiosato Don Nicolao.
Sulla questione abbiamo sentito il soprintendente, l’architetto Francesco Canestrini, che ha esaminato la pratica e disposto un sopralluogo.
“In generale - spiega il soprintendente - gli interventi spettano al proprietario del bene, mentre la Soprintendenza autorizza i progetti. Così come la messa in sicurezza, che compete anche al sindaco qualora ci fossero pericoli per la pubblica incolumità. Tuttavia, per il caso specifico, attendo la relazione del sopralluogo che ho chiesto ai funzionari di effettuare”.

Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it




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