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#giustiziaperpluto: interviene anche Legambiente. Avv.Lorenzo: ''fatto sconcertante'' |
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9/11/2020 |
| Sono tante le associazioni ed i cittadini che si sono mobilitati per chiedere “giustizia per Pluto”, il povero cane morto a Fardella dopo essere stato legato da una zampetta posteriore e trascinato da un furgone guidato da un uomo di circa 70 anni.
Su quanto accaduto stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Senise, ma al grido di protesta si è unita anche Legambiente Basilicata che ha dato mandato all’avvocato con studio a Potenza Luca Lorenzo, di sporgere denuncia e chiedere la costituzione quale parte civile.
“Appena ho appreso quanto accaduto sono rimasto letteralmente sconcertato. Una cosa pazzesca, parliamo di fatti davvero molto gravi”.
È questo il commento dello stesso avvocato Lorenzo, noto per essere uno dei legali nel processo contro ENI, che, raggiunto da noi telefonicamente, ha aggiunto come parlare “di costituzione quale parte civile sia prematuro poiché sono ancora in corso le indagini, ma la nostra intenzione è questa ed a breve formalizzerò anche la denuncia”.
La Procura della Repubblica competente sarà quella di Lagonegro: “qualificare una fattispecie di reato compete al Pm – ha precisato il legale – tuttavia posso dire che nel codice penale è stato inserito proprio il capo di imputazione per maltrattamenti di animali”.
La richiesta di costituirsi quale parte civile c’è stata anticipata anche da Maria Teresa Corsi, responsabile dell’associazione Verdi Ambiente e Società di Lecce e componente del Direttivo Nazionale, e da Piera Rosati, presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane.Ecco tutte le associazioni, movimenti, partiti che finora hanno preso a cuore la situazione:
OIPA
ENPA
Lega Nazionale per la Difesa del Cane
LIV
Legambiente Basilicata
FAL
Verdi Sez. Puglia
Partito Animalista Italiano
Partito Animalista Europeo
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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