|
Melfi: deteneva illegalmente armi e munizioni nascoste in un deposito agricolo |
---|
26/10/2020 |
| I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi hanno arrestato in flagranza di reato un 46enne del luogo, responsabile di detenzione illegale di armi comuni e da guerra, oltre che del relativo munizionamento.
In particolare, nelle prime ore del mattino, i militari durante lo svolgimento di specifici servizi predisposti per il controllo del territorio, con l’ausilio di un’unità per la ricerca di armi ed esplosivi del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito (PZ), hanno effettuato una perquisizione presso l’azienda agricola dell’uomo, al fine di verificare se questi disponesse di armi.
Ipotesi investigativa che è risultata quanto mai fondata, tanto che i Carabinieri, col valido ed efficace ausilio del cane “Dax”, nel mentre conducevano le operazioni di ricerca all’interno di un deposito della proprietà, hanno rinvenuto e sequestrato un fucile da caccia calibro 12, un mitra calibro 45, quale arma da guerra, due pistole calibro 22 e 32, oltre al relativo munizionamento, costituito da più di 130 proiettili, insieme a 3 caricatori per pistola, calibro 6.35 e 7.65, il tutto abilmente occultato sotto alcune pile di sacchi di avena.
Le armi, custodite in panni e buste di plastica, si presentavano in perfette condizioni, correttamente oleate e pronte all’uso.
Si tratta, peraltro, di armi non comuni, risalenti agli anni ’50 e ’60, alcune di produzione e provenienza estera, particolarmente apprezzate da appassionati e collezionisti, motivo per cui sono in corso approfondimenti da parte dei Carabinieri per valutare possibili destinazioni od anche il pregresso utilizzo del piccolo arsenale ritrovato.
All’esito degli accertamenti, gli operanti hanno proceduto all’arresto del soggetto che è stato associato alla locale Casa Circondariale.
|
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
 |