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Latronico: ripulita discarica abusiva, denunce per abbandoni in altro sito |
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29/06/2020 |
| Dopo la recente scoperta di un altro abbandono selvaggio di rifiuti, con successiva denuncia, il vicesindaco di Latronico Vincenzo Castellano ha comunicato la ripulitura di una zona del territorio.
“Avevamo scoperto questa discarica abusiva qualche tempo fa – ha postato via social – in occasione dello sfalcio dell'erba. Situata in pieno centro storico, era un pugno nell'occhio per chiunque si affacciasse ad ammirare il panorama ed un serio problema ecologico”.
“Grazie all'intervento di Massimi Ecologia (nuovo gestore del servizio di igiene ambientale) abbiamo risolto il problema – si legge ancora nel post del vicesindaco – rimuovendo una gran quantità di rifiuti di ogni tipo. Spero sinceramente che la cosa non accada di nuovo. Continuo a chiedermi che senso abbia abbandonare i rifiuti domestici, inquinando l'ambiente, se esiste il servizio di ritiro a domicilio degli stessi”.
Poche settimane fa, dando seguito ad alcune segnalazioni, Castellano aveva pubblicato le fotografie di quella che aveva definito “una vera e propria discarica a cielo aperto con centinaia di chilogrammi di rifiuti accumulati da anni”, osservazione dimostrata “dalla presenza su alcuni di essi di loghi commerciali molto vecchi”.
Il rinvenimento di tutta quella “monnezza” lo aveva indotto a sporgere immediatamente denuncia al "NOE, ai Carabinieri Forestali e a tutte le altre forze dell'ordine interessate", con l’invio delle medesime istantanee.
“Quello che ho visto – aveva affermato Castellano, rendendo noto di avere anche “altre prove inequivocabili” – è opera di qualche bestia che ha scambiato il nostro territorio per la sua discarica personale. Purtroppo per lui i rifiuti "parlano" e ci dicono tanto sul produttore degli stessi. In questo caso il nostro amico ha lasciato le bollette delle utenze domestiche nei sacchi”.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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