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Covid-19, aggiornamento del 10 maggio (dati del 9 maggio) |
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10/05/2020 |
| La task force regionale comunica che in tutta la giornata di ieri, 8 maggio, sono stati effettuati 483 test per l’infezione da Covid – 19 dei quali 3 sono risultati positivi.
I tamponi positivi riguardano i seguenti comuni:
1 Lauria
2 Grassano
In merito al secondo caso di Grassano in aggiunta a quello di cui il sindaco Flippo Luberto aveva dato notizia ieri, il Comune ha comunicato via social che "riguarda un ricoverato in lungodegenza (dal 27 gennaio, 2020 presso l’ospedale di Matera e dal 01 febbraio, 2020 e’ stata trasferita a Tricarico . Pertanto ieri l’asm non ha attribuito il caso al Comune di Grassano.
Attualmente la persona è stata trasferita dall’ospedale di Tricarico agli infettivi di Matera".
Nella giornata di ieri sono guarite 5 persone.
Con questo aggiornamento i casi di contagio al momento attivi confermati in tutta la regione sono 143.
Ieri erano 145 ai quali vanno aggiunti i 3 positivi di oggi e sottratti i cinque guariti.
Ai 143 positivi vanno aggiunti nel complesso 27 persone decedute (9 di Potenza, 2 di Paterno, 1 di Spinoso, 1 di Moliterno, 1 di Villa d’Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi, 1 di Aliano, 1 di Bernalda), 215 guariti, 1 paziente di Gravina di Puglia riscontrato dall’Asm, 1 paziente di Padula riscontrato dal San Carlo e 8 pazienti diagnosticati in altre regioni, residenti in Basilicata dove si trovano in isolamento domiciliare.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 17.916 tamponi, di cui 17.512 risultati negativi.
Attualmente i pazienti ricoverati presso strutture ospedaliere lucane (Azienda ospedaliera San Carlo e Ospedale Madonna delle Grazie) sono 46 così suddivisi: Azienda ospedaliera San Carlo: malattie infettive 10, terapia intensiva 0, pneumologia 6; Ospedale Madonna delle Grazie: malattie infettive 27, terapia intensiva 1, pneumologia 2.
I lucani in isolamento domiciliare sono 97.
Il prossimo aggiornamento domani, 11 maggio, alle ore 12,00.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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