Cersosimo, apprensione per lo smottamento sulla 481
29/03/2020
Il signor Ferdinando Tarantino ha un’azienda agricola nella Val Sarmento, in particolare nel territorio di Cersosimo a circa 6 chilometri dall’abitato, lungo la strada 481 che porta in Calabria. Tre giorni fa, a causa delle forti piogge che si sono abbattute sulla Basilicata, la strada è stata letteralmente interrotta a causa dello scivolamento sull’arteria di fango e pietre. L’asfalto è rimasto intatto ma il problema è che risulta difficile, anche con mezzi meccanici, ripulire il manto dai detriti che continuano a scendere da monte. La chiusura costringe chiunque debba recarsi ad Oriolo o nelle zone limitrofe calabresi a percorrere il tragitto, molto più lungo, che dalla Statale Sinnica sfocia sulla Statale Jonica. Ma è un altro il problema imminente. Al di là dell’interruzione c’è l’azienda del signor Tarantino. ‘’La frana si è letteralmente divisa in più parti- ci spiega Tarantino- una parte ha interessato la strada che è stata chiusa al traffico; un’altra si sta pericolosamente avvicinando verso la nostra proprietà. Ho cercato di portare via quello che potevo ma in azienda c’è tutto: magazzino, attrezzi, cisterne’’. “Bisogna fare in fretta- ci dice Tarantino- chiediamo che vanga effettuato subito un sopralluogo perché le ore passano e, come se non bastasse, le previsioni meteo dei prossimi giorni non sono buone. A monte, in passato, sono stati effettuati degli interventi per la realizzazione di un pozzo. La mia paura è che se dovesse partire quella massa di terra lì sopra spazzerebbe via tutto. Mi chiedo: è possibile deviare l’acqua a monte? Inoltre prima della nostra abitazione c’è un ponte molto stretto tappato dalla vegetazione che non lascia defluire l’acqua e si rischia seriamente che, una volta tappato completamente il ponte, tutta la massa che continua a scendere trovi altri sfoghi e altre strade, trascinando tutto ciò che ha davanti a cominciare dall’azienda”. La situazione appare delicata perché, da quanto apprendiamo, escludendo l’arteria 481, che è Statale, tutti gli altri terreni coinvolti sono privati. “La frana si è sviluppata in area privata- ci spiega il sindaco Armando Loprete- abbiamo cercato di ripulire i detriti caduti ma lo sversamento continua. Purtroppo dobbiamo aspettare che si assesti il fronte della frana per poter liberare la Statale ed eventualmente cercare la bonifica di terreni che, ricordo però, sono privati. Ho avuto una interlocuzione telefonica con l’assessore regionale Franco Cupparo per studiare il da farsi”.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua