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Emergenza cinghiali: Bardi convoca i sindaci |
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27/09/2019 |
| Dopo le tante missive ricevute da parte di Anci Basilicata, di diversi sindaci e non solo, il governatore Vito Bardi ha deciso di convocare un tavolo per venerdì 4 ottobre in modo da discutere della questione cinghiali.
Nelle ultime settimane il problema ha spesso occupato le cronache dei mezzi di comunicazione per via dei tanti avvistamenti che si sono susseguiti in più di un centro abitato e che hanno aumentato il timore tra le gente.
Noi abbiamo riportato a più riprese le lamentale dei sindaci di Lauria, Latronico e Viggianello ma in realtà quasi tutti i primi cittadini lucani, lunedì scorso, avevano chiesto di essere convocati dalle massime istituzioni regionali.
“Qualcosa si muove – ha scritto via social il sindaco di Lauria Angelo Lamboglia – ma ribadisco è prioritario mettere in campo soluzioni operative per scongiurare l'aggravarsi di una situazione diventata insostenibile”.
Da una recente statistica è emerso che la presenza dei cinghiali in Basilicata supera i 120 mila capi. Recentemente sono stati postati due video amatoriali nei quali si vedevano due giovani esemplari mentre scorrazzavano nel centro storico e nella piazza principale di Latronico.
Le immagini erano state condivise sul suo profilo Facebook dallo stesso sindaco del borgo termale Fausto De Maria che, dopo aver invocato l’immediata applicazione della legge regionale 37 del 2018 sulle “Misure straordinarie per contrastare l’emergenza cinghiali in Basilicata”, ha annunciato l’intenzione di scrivere al ministro Teresa Bellanova.
A Lauria ne erano stati fotografati 5 che “banchettavano” tranquillamente nella centralissima via XXV Aprile.
Non a caso, Lamboglia già diverse settimane fa aveva chiesto la convocazione di un tavolo tecnico da parte di Anci, rammentando la poca utilità delle ordinanze, ed i limiti dell’attività selettiva per quanto concerne lo smaltimento delle carcasse che non dovessero rientrare nella filiera delle carni.
Antonio Rizzo, sindaco di Viggianello, ci aveva riferito di continuare a sollecitare l’intervento degli Enti competenti ormai da tre anni.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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