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Karate, orgoglio D'Onofrio. 'Sul tatami ripagato ogni sacrificio' |
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13/05/2025
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| A poco più di un mese della finale evento degli assoluti, Terryana ed Orsola D’Onofrio continuano a stupire gli sportivi lucani e non.
L’ultimo Europeo di Yerevan ha di fatti visto le sorelle santarcangiolesi protagoniste, stavolta, della scena internazionale: per la prima volta, Terryana è salita sul gradino più alto del podio nell’individuale e, nella gara a squadre, entrambe hanno conquistato la medaglia di bronzo.
“La gara a squadre la considero altrettanto importante, inoltre ci ha permesso di conquistare un bronzo europeo”, ha sottolineato il capitano e campionessa nell’individuale. “Secondo me possiamo fare anche meglio - ha precisato ancora Terryana - sia le ragazze che il nuovo innesto di Orsola hanno dato il massimo. Sono rientrata per la finale e sono contenta di tornare a casa con la doppia medaglia. Credo che Orsola abbia caratteristiche molto importanti, che possono migliorare ulteriormente la nazionale. Le sue qualità sono emerse anche a livello individuale, il suo talento deve continuare ad essere coltivato anche perché farà crescere tutto il team”.
Terryana è senza dubbio la leader della nazionale ma anche la miglior in Italia nella sua specialità, ma dà grande importanza al ruolo della sorella.
“Orsola è stata impegnata nelle eliminatorie al posto mio - ha spiegato la neo campionessa europea - e, senza alcuna gara test, è stata lanciata in un europeo con una grandissima responsabilità sulle spalle, come atleta centrale che doveva quindi anche guidare la squadra”.
La classe 2004 ha dimostrato ancora una volta di possedere un talento cristallino, senza dubbio siamo di fronte alla più grande promessa del firmamento nazionale del kata.
“Le mie sensazioni sono positive, in crescita - ha commentato Orsola - è stata la mia prima esperienza internazionale a livello senior. In me c’è tanta, ma tanta, soddisfazione, determinazione e consapevolezza del lavoro che sto portando avanti. Voglio continuare su questa strada, che mi auguro di condividere con mia sorella il più a lungo possibile. Sono immensamente grata alla direzione tecnica, che ha riposto fiducia nel mio karate e spero di non aver deluso”.
Come sempre, fondamentale il padre e tecnico Vincenzo D’Onofrio: “Vederle assieme sul podio mi inorgoglisce poiché ripaga i sacrifici che con il sorriso hanno fatto fin da piccole e che continuano fare”, ci ha raccontato Vincenzo.
“Ho sempre puntato su di loro - ha proseguito - ed ho sempre creduto nelle loro potenzialità, sono state veramente superlative. Orsola, la più piccola, si è trovata catapultata in una realtà che finora era solo di Terryana. Ma vederle assieme con una medaglia al collo, non può fare altro che riempirmi il cuore di gioia. Spero che la squadra, soprattutto italiana, continui a lavorare così perché, a mio avviso, ci sono le potenzialità per tornare sul tetto d’Europa”.
Per un padre non ha prezzo vedere le figlie raccogliere il frutto del lavoro e dei sacrifici di una vita. Terryana, professionista del gruppo sportivo delle Fiamme oro, ma anche laureata in Scienza e Tecnica dello Sport, Orsola, del Cam D’Onofrio di Sant’Arcangelo e studentessa di medicina, tra loro sono legatissime, rappresentano un orgoglio per la Basilicata, così come i vari Palumbo, Acerenza e Telesca: tutti spinti incessantemente anche dall’affetto dalle comunità di appartenenza.
Lo sport rappresenta senza dubbio un’opportunità per far conoscere la terra lucana in giro per il mondo e, tutti questi grandi atleti, stanno davvero portando in alto il nome della nostra regione.
Ma la famiglia D’Onofrio rappresenta un unicum che non si ferma alle due sorelle: Karol Maria D’Onofrio (classe 2009), sta facendo benissimo nel calcio nelle giovanili della Ternana. Così come Francesco, il maggiore, si è già affermato da tempo nel karate per essere stato due volte campione del mondo ed una d’Europa.
Ma c’è un particolare che vale la pena rammentare e che lo stesso Vincenzo ci ripete ogni volta che parla delle attività dei figli, ovvero che per arrivare a questi livelli è necessario “lavorare tanto” e, soprattutto, “farlo sempre con il sorriso”. Già perché, senza passione, di strada se ne fa poca poiché non stiamo parlando di discipline praticate da super miliardari, ma di competizioni nelle quali rimane intatto il divertimento che si prova fin da piccoli. Ecco, l’insegnamento più importante che ci trasmette la famiglia D’Onofrio è proprio questo e deve fungere da monito per tutti i giovani.
“Il rispetto dell’altro valica l’agonismo e qualsiasi competizione sportiva. La nostra disciplina lo insegna e voi lo mettete in opera nella vittoria e nella sconfitta”, aveva osservato Vincenzo dopo la finale degli assoluti di poco più di un mese fa tra le due sorelle prodigio. L’Europeo appena concluso, però, ci ha immediatamente fatto capire come il romanzo che narra le loro gesta abbia ancora tanti capitoli da scrivere.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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