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Francavilla, Nicolo Cupparo: ‘Vogliamo confermare Nolè e gran parte della rosa’ |
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11/05/2025
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| Il Francavilla ha raggiunto la salvezza nel girone H della Serie D con una giornata d’anticipo al termine di un campionato dai due volti, ad un girone d’andata con appena 14 punti ha fatto seguito un ritorno con addirittura 27, che ha permesso ai sinnici di salire in classifica a quota 41. Con il vicepresidente Nicolo Cupparo abbiamo ripercorso l’intera annata e provato anche a parlare del futuro.
Come spiega la differenza di rendimento tra il girone d’andata ed il ritorno?
"Gli investimenti della società nel mercato invernale hanno indubbiamente inciso ma non eravamo affatto partiti male, basti pensare al pareggio della prima giornata nel derby di Matera. Inoltre, alla terza, avevamo impattato anche a Nocera. Poi, però, i risultati non arrivavano per una serie di fattori e penso all’inesperienza dello staff tecnico, che ha pagato un po’ lo scotto dell’esordio, ed ai tanti errori in zona gol in un girone nel quale ti perdonano nulla. A questo aggiungo anche una gestione iniziale da parte nostra piuttosto oculata. Eravamo partiti con l’intenzione di non svenarci".
D’accordo i nuovi innesti, ma è un caso che la svolta sia arrivata dopo il momentaneo allontanamento di Nolè successivo al ko interno col Nardò?
"Sicuramente non è un caso. Certamente i nuovi arrivi hanno inciso ma poi la squadra ha dimostrato grande attaccamento all’allenatore: vederlo messo in discussione ha probabilmente comportato una maggiore responsabilizzazione da parte degli stessi giocatori. Noi abbiamo sempre riposto piena fiducia in Nolè, eravamo delusi per delle brutte sconfitte casalinghe subite durante il girone d’andata, come contro Palmese, Angri, Acerrana o Ischia. Tuttavia, bisogna innanzitutto dire che la squadra creava e il destino di un allenatore, a nostro avviso, non deve dipendere unicamente dai risultati ma dal lavoro che viene portato avanti. Gli altri si fermano alla partita della domenica, mentre noi dirigenti dobbiamo fare valutazioni molto più profonde. Il legame tra il tecnico e il gruppo era fortissimo e si notava chiaramente durante gli allenamenti settimanali".
Manterrete questa ossatura, a partire da Tedesco, oppure è ancora presto per affrontare questo argomento?
“Nella cena di fine stagione ho scambiato qualche battuta con i ragazzi e molti erano entusiasti di come sono stati accolti e di come si sono trovati a Francavilla. Lo ritengo un aspetto molto importante, vedremo quello che succederà poiché, visto che il campionato è finito da una settimana, simili discorsi sono ancora prematuri. L’intenzione è trattenere buona parte di questi ragazzi che, nel ritorno, hanno dimostrato di essere all’altezza di un raggruppamento complicatissimo. Vogliamo trattenere anche Tedesco e lui, come altri, ci ha espresso piena disponibilità. Vediamo se riusciamo a trovare un’intesa, ma ribadisco che è ancora troppo presto”.
Ripartirete dallo stesso allenatore?
“Anche per Nolè vale lo stesso discorso, vogliamo rimanga ma poi bisognerà capire le sue intenzioni. Non è una questione di offerte che potrebbe aver ricevuto o che gli potrebbero arrivare, ma di condivisione della programmazione e degli obiettivi e ancora non ne abbiamo parlato. Da anni siamo legati da un rapporto di amicizia, ma il calcio e la vita non è scontato debbano viaggiare lungo lo stesso binario. Al momento opportuno affronteremo ogni questione”.
Gianfranco Aurilio
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