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Serie C a Potenza e Picerno di domenica 27 aprile: niente biglietti a ospiti |
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24/04/2025
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| Si disputeranno, nella giornata di domenica 27 aprile prossimo, rispettivamente allo stadio “Alfredo Viviani” di Potenza ed al “Donato Curcio” di Picerno (PZ), le partite di calcio “Potenza-Catania” e “Picerno-Foggia”, valevoli per il campionato di Serie C.
Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, con determina n. 17 del 23 aprile scorso, ha posto all’attenzione dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza di Potenza i due incontri di calcio, alla luce dell’atavica rivalità tra le tifoserie del Catania e del Foggia da cui, nel recente passato, sono scaturiti gravissimi episodi di volenza.
Per tali ragioni, in occasione di tutte le gare disputate tra le due compagini, a partire da quella del 25 settembre 2023, sono stati adottati provvedimenti restrittivi tesi all’emanazione di un divieto di trasferta.
Nella circostanza specifica dei due incontri in argomento, attesa la vicinanza delle città di Potenza e Picerno, distanti pochissimi chilometri, le due tifoserie percorrerebbero parte dello stesso itinerario per raggiungere le sedi di gara delle rispettive squadre.
In mattinata, il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, preso atto delle considerazioni espresse dal Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive e sentito il Questore, ritenendo altamente probabile alla luce del quadro informativo disponibile che, in occasione delle due gare in argomento, anche nella fase della movimentazione, le frange ultras di Catania e Foggia possano dar corso a condotte pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha adottato i provvedimenti con i quali, in vista delle partite di calcio “Potenza-Catania” e “Picerno-Foggia” di domenica 27 aprile prossimo, ha disposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti rispettivamente nella provincia di Catania ed in quella di Foggia. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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