Serie D/H: il Lavello cala il poker contro il Sorrento
1/04/2021
Al Lorusso di Venosa, il Lavello riscatta prontamente la brutta sconfitta di Cerignola di domenica scorsa, rifilando un poker al mal capitato Sorrento, grazie al quale i lucani raggiungono il Casarano al secondo posto a quota 40.
Il primo pericolo è però di marca ospite, con una punizione di Cunzi che esce di poco. La risposta dei padroni di casa è immediata, con una inzuccata di El Ouazni deviata in angolo. Al 19’ arriva il vantaggio con Burzio, che carambola sulla traversa dopo che l’azione era stata avviata da Giunta. Al 23’ ancora El Ouazni va vicino al raddoppio con una bella rovesciata in area.
Tre minuti più tardi si rivedono i costieri, con Procida che calcia alto. Al 34’ destro a lato dal limite di Herrera. Al 43’ Scarano salva su un colpo di testa di Longo. Poco prima dell’intervallo ci prova ancora Cunzi, che trova sulla sua strada la respinta di Carretta e si va al riposo sul 1-0.
La ripresa sarà senza storia: al 12’ Longo impegna ancora Scarano su punizione. Ma sul corner successivo El Ouazni va a segno in acrobazia.
I rossoneri vanno definitivamente al tappeto al 17’, ancora per merito di El Ouazni che ribadisce in rete e fa doppietta dopo la traversa colpita da Vitofrancesco. Lo stesso centravanti cerca la tripletta al 25’, ma l’estremo difensore campano gliela nega.
Ma il quarto gol arriva al 31’, con un preciso sinistro in diagonale di Longo servito da Vitofrancesco.
Nel finale i rossoneri tentanto la via della rete prima con una punizione di Cassata, su cui è bravo Carretta, e poi con un colpo di testa di Liccardi che termina a lato e su cui si chiude il match.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua