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Risultati attività dei Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari

18/05/2024

Nel 2023 il Nucleo Carabinieri TPC di Bari, nell'ambito delle diverse attività concluse nelle regioni di Puglia e Basilicata, ha recuperato e restituito al patrimonio culturale italiano un totale di 8076 beni culturali a rischio di definitiva dispersione sul territorio internazionale. L’attività operativa evidenzia, nel 2023, una graduale diminuzione dei reati che aggrediscono il patrimonio culturale, anche alla luce delle innovazioni legislative (Legge 9 marzo 2022 n.22) che hanno inasprito il sistema sanzionatorio, rendendo più efficace l’attività repressiva. Nel corso dell’anno, sono state infatti eseguite 25 misure cautelari e deferite all’Autorità Giudiziaria un totale di 100 persone per i reati di ricettazione, esportazione illecita di beni culturali, violazioni in materia di ricerche archeologiche, contraffazione di opere d’arte, violazioni in danno del paesaggio ed altre tipologie di reato previste dal Codice penale e dei beni Culturali e del paesaggio. Sono state eseguite 60 perquisizioni domiciliari e locali che hanno consentito il recupero di cui 18 beni culturali di tipo antiquariale, archivistico e librario, 6495 reperti archeologici, 941 reperti paleontologici e 506 opere d’arte false, per un valore economico stimato in circa € 4.000.000 di euro, qualora immessi sul mercato. Particolare impulso è stato dato al traffico internazionale di reperti archeologici e alla sorveglianza delle archeologiche disseminate su tutto il territorio delle due regioni di competenza. Provengono da queste due regioni, del resto, gran parte dei reperti archeologici nazionali (spesso di inestimabile valore storico-culturale) che vengono sovente illecitamente trasferiti e venduti all’estero, in particolare in nord Europa. In tale quadro, nel 2023, sono state adottate misure tese all’identificazione sia dei diretti responsabili degli scavi clandestini che dei fruitori dei beni archeologici estirpati dal territorio. Le investigazioni sul particolare fenomeno hanno consentito il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 21 persone per lo specifico reato di scavo clandestino ma anche, attraverso l’attento monitoraggio delle piattaforme e-commerce, ormai divenuti canali preferenziali per la compravendita di oggetti d’arte, il recupero di 142 reperti archeologici databili III e V sec. a.C.. 2 Altro settore a cui è stato dato importante impulso è stato quello relativo ai reati in materia di tutela del paesaggio, dove sono state incrementate le attività finalizzate a perseguire la realizzazione di opere edilizie abusive o realizzate in difformità rispetto ai progetti approvati in centri storici o comunque in aree sottoposte a vincolo. In tale contesto sono state denunciate 30 persone. In termini di attività preventiva e controllo, sono state eseguiti: − 40 controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di oggetti antiquariali; − 25 verifiche alla sicurezza anticrimine di musei, biblioteche ed archivi con la finalità di individuare i punti di criticità dei sistemi difensivi; − 120 controlli nelle aree archeologiche ritenute potenzialmente più esposte alle aggressioni criminali, svolti congiuntamente al personale delle Soprintendenze, del 6° Nucleo Elicotteri di Bari e dell'Arma Territoriale; − 75 controlli ad aree tutelate da vincoli paesaggistici; − 150 controlli di beni culturali nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti. Tra le attività investigative più significative dell’anno è sicuramente da rimarcare, per l’importanza e l’impatto sulle dinamiche criminali che aggredisco il patrimonio culturale/archeologico nazionale, l’operazione convenzionalmente denominata “CANUSIUM” che ha consentito, alle prime ore del 24 maggio 2023, ai Carabinieri del Nucleo TPC di Bari di eseguire, in diverse regioni d’Italia, con la collaborazione con il R.O.S. di Roma, dell’Arma territorialmente competente e dello Squadrone eliportato Carabinieri “Cacciatori Puglia”, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, nei confronti di 21 soggetti, tutti a vario titolo ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata allo scavo clandestino, furto, ricettazione ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici. Contestualmente sono state svolte decine di perquisizioni disposte dall’ufficio giudiziario inquirente tranese. L’ordinanza costituisce il risultato degli elementi d’indagine. L’attività era stata avviata nel 2022 a seguito dell’individuazione, nell’agro di Canosa, a seguito di sorveglianza aerea su quel territorio, di diversi scavi clandestini in atto. L’inchiesta, sviluppata e ampliata, anche sul piano internazionale, supportata da attività tecniche, dinamiche e telematiche, ha consentito di individuare un’organizzazione criminale composta dal classico repertorio strutturato di soggetti che compongono la filiera tipica del fenomeno delinquenziale del traffico internazionale di reperti archeologici, strutturata nel modo seguente: tombaroli, ricettatori di zona (1° livello) e areali (2° livello), nonché da trafficanti internazionali. Il sodalizio, con basi operative nella provincia di B.A.T. ma con diramazioni in Basilicata, Campania, Lazio e Abruzzo e il resto della Puglia, aveva avviato un fiorente canale commerciale di monete archeologiche che, frutto di scavi clandestini eseguiti in Puglia e Campania, venivano poi cedute dai vari ricettatori ai diversi trafficanti internazionali, i quali provvedevano a immetterle sul mercato illecito globale, attraverso Case d’asta estere (inglesi e tedesche). Nel corso delle investigazioni sono state recuperate e sequestrate diverse migliaia di reperti archeologici, tra ceramiche e monete archeologiche in oro, argento e bronzo, 60 tra metal detector e arnesi idonei allo scavo clandestino, nonché documentazione contabile attestante le transazioni illecite in Italia e con l’estero. 3 Nell’ambito della tutela paesaggistica è stata inoltre condotta, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, un’ampia attività di verifica sugli usi di aree pubbliche tutelate e sulle attività edilizie riguardanti immobili (aree ed edifici) d’interesse storico-architettonico di Isola San Nicola delle Tremiti, svolgendo un’azione di controllo - avviata già nei primi mesi del 2022 - avente la finalità di riscontrare la compatibilità delle forme di utilizzo e degli interventi riguardanti beni culturali e paesaggistici con la loro destinazione culturale, salvaguardando i valori storici e ambientali espressi dall’Isola, che rappresenta il nucleo antico dell’arcipelago. I numerosi sopralluoghi, svolti unitamente a funzionari della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di BAT e Foggia, con acquisizione di copiosa documentazione presso gli uffici tecnici del Comune di Isole Tremiti e riscontri catastali presso gli uffici della Direzione provinciale di Foggia dell’Agenzia delle Entrate, hanno evidenziato una serie di inosservanze delle misure di protezione e conservazione di beni culturali, nonché di gestione dei beni immobili soggetti a tutela paesaggistica, oltre ad irregolarità nelle modalità di concessione in uso di aree demaniali protette dalla legge. Le indagini hanno consentito - fino ad oggi - di individuare e segnalare all’Autorità Giudiziaria 18 persone, fra cui gestori di attività commerciali ubicate in aree di pregio paesaggistico-ambientale, privati proprietari di immobili sottoposti a vincoli monumentali ed architettonici e tecnici incaricati della redazione dei progetti e della direzione dei lavori, ritenuti responsabili - a vario titolo - di aver violato le norme di tutela del patrimonio culturale e delle aree naturali protette, di occupazione di aree demaniali marittime in assenza di titoli di legittimazione e dell’esecuzione di opere edili in mancanza delle autorizzazioni e/o dei pareri 4 obbligatori e vincolanti della competente Soprintendenza, modificando gli aspetti morfologici della costa, compromettendo la visione estetica e panoramica dei luoghi ed alterando bellezze naturali. Gli accertamenti dei Carabinieri del TPC proseguono con il supporto dalla locale Stazione Carabinieri di Isole Tremiti e in sinergia con gli organi ministeriali preposti alla tutela, competenti sull’avvio delle procedure finalizzate all’imposizione degli interventi di ripristino dello stato dei luoghi alterati, nel comune obiettivo di restituire alla pubblica godibilità i luoghi e i siti tutelati, assicurando la conservazione e l’integrità del patrimonio d’interesse culturale. Nel settore del contrasto alle attività illecite riguardanti il patrimonio archeologico, il Nucleo TPC di Bari ha altresì condotto un’attività investigativa scaturita da una verifica amministrativa sulla Collezione archeologica già denominata “MartiniCarissimo”, storicamente legata al Castello Svevo di Oria (BR), da cui sono emerse criticità sull’osservanza delle misure di protezione e conservazione della importante Collezione privata, costituita da circa 800 reperti di pregevole fattura, oggetto di attività illecite che hanno procurato anche il danneggiamento di alcuni esemplari. Le verifiche, condotte in sinergia con la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, hanno consentito di rilevare le generali condizioni di inadeguatezza delle modalità di custodia dei beni culturali archeologici - rimossi dal luogo di destinazione in assenza delle dovute autorizzazioni - e di rinvenire circa 50 pezzi (fra cui reperti ceramici e bronzei), non inclusi nell’elenco della decretazione di vincolo della Collezione e detenuti in violazione delle norme che disciplinano i rinvenimenti e il possesso di beni archeologici. L’attività ha consentito di sottoporre a sequestro i beni culturali di provenienza illecita e di deferire alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi due persone per i reati, in concorso, di opere illecite su beni culturali, danneggiamento di patrimonio archeologico e ricettazione di beni culturali.

 

 

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CRONACA BASILICATA

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26/07/2024 - Grave incidente sull'A2 a Lauria: cinque feriti, grave una coppia di anziani
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SPORT BASILICATA

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26/07/2024 - Rinascita Lagonegro, confermato il preparatore fisico Vincenzo Ghizzoni
26/07/2024 - Matera: Maria Tedesco è la nuova preparatrice atletica

Sommario Cronaca                                  Sommario Sport

NEWS BREVI
1/12/2021 Ultimo lotto Bradanica, domani alle 11.30 l’apertura al traffico

Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra.

28/11/2021 Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani

Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato  08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it. 

15/11/2021 Obbligo di catene o pneumatici da neve

E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.

Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”.





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