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Comitato europeo per la prevenzione della tortura conferma migliaia di testimonianze e le denunce di Amnesty

30/03/2023

In un rapporto diffuso oggi, il Comitato europeo per la prevenzione della tortura (Cpt) del Consiglio d’Europa ha dichiarato che le autorità europee hanno fatto ricorso a pratiche qualificate come tortura nei confronti di migranti e rifugiati che tentavano di attraversare le frontiere.

Nel rapporto si parla di un diffuso ricorso alla violenza, alle intimidazioni e alla detenzione per lunghi periodi di tempo e si identifica un “chiaro schema di maltrattamenti fisici” durante le operazioni di respingimento, insieme al costante diniego delle garanzie basilari e del diritto d’accesso all’asilo.

“Questo sconvolgente rapporto si aggiunge al sempre più grande cumulo di prove di gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate dalle autorità europee alle loro frontiere”, ha dichiarato Eva Geddie, direttrice dell’Ufficio europeo di Amnesty International.

“È la conferma delle testimonianze di migliaia di persone che hanno subito violenza alle frontiere marittime e terresti dell’Europa”, ha aggiunto Geddie.

Il rapporto del Cpt identifica una tendenza generale alle frontiere europee, senza fare cenno a specifici stati. Cita casi in cui agenti di polizia, guardie di frontiera e altri funzionari hanno preso persone a manganellate, hanno esploso colpi di pistola sopra le loro teste, le hanno spinte - spesso ammanettate - nei fiumi, le hanno costrette a camminare a piedi nudi e in mutande e, in alcuni casi, ad attraversare le frontiere completamente nude e le hanno minacciate o aggredite con cani privi di museruola.

Queste prassi brutali e illegali, spesso eseguite nel contesto di ritorni illegali o di respingimenti, sono usate dalle autorità per impedire alle persone in cerca di protezione di raggiungere i loro confini. Le conclusioni del Cpt circa la loro natura sistemica sono corroborate dalle ricerche svolte da Amnesty International lungo le frontiere europee, tra cui quelle recenti in Spagna, Croazia, Polonia, Lituania e Lettonia.

Il rapporto è stato reso noto proprio mentre il parlamento lituano sta esaminando una proposta di legge che intende rendere legali i respingimenti. Se venisse approvata, priverebbe le persone entrate irregolarmente in Lituania di ogni possibilità di chiedere protezione internazionale e causerebbe il ritorno forzato di molte di esse in luoghi dove rischierebbero di subire torture.

Dall’estate del 2021 Lituania, Polonia e Lettonia hanno utilizzato lo stato d’emergenza per legalizzare i ripetuti respingimenti alle frontiere con la Bielorussia, esponendo molte persone alla violenza fisica, ai ritorni sommari e ad agghiaccianti condizioni di detenzione. Da allora almeno 37 persone hanno perso la vita alla frontiera polacca e molte altre sono morte lungo quelle della Lettonia e della Lituania.

Confermando anche in questo caso le prove raccolte da Amnesty International, il rapporto del Cpt afferma che generalmente le autorità non indagano sulle denunce di torture, maltrattamenti e altre violenze avvenute nel contesto delle operazioni alle frontiere.

“Il drammatico elenco di violenze e intimidazioni contenuto nel rapporto è purtroppo abbondantemente familiare. La mancanza di provvedimenti per le gravi violazioni dei diritti umani alimenta un ciclo di violenza incontrastata e rivela un profondo disprezzo degli stati europei per la vita delle persone in cerca di protezione”, ha commentato Geddie.

“C’è urgente bisogno che vengano avviate indagini immediate e indipendenti, che i responsabili siano chiamati a risponderne e che siano istituiti forti meccanismi indipendenti di monitoraggio alle frontiere”, ha concluso Geddie.

 

 

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NEWS BREVI
1/12/2021 Ultimo lotto Bradanica, domani alle 11.30 l’apertura al traffico

Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra.

28/11/2021 Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani

Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato  08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it. 

15/11/2021 Obbligo di catene o pneumatici da neve

E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.

Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”.





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