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Salerno. Estorsioni: eseguiti 38 arresti e sequestrati beni per 74.000 euro

1/07/2022

Ieri mattina, nelle province di Salerno, Avellino, Frosinone, Caserta e Chieti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, supportati da quelli dei reparti territorialmente competenti e da unità cinofile del nucleo di Pontecagnano, hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali emessa dall'ufficio GIP del Tribunale del capoluogo, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 38 persone (14 delle quali sottoposte alla custodia cautelare in carcere, 21 agli arresti domiciliari e le rimanenti 3 all'obbligo di presentazione alla p.g.), indagate, a vario titolo, per i reati di "estorsione e lesioni personali, aggravati dalla finalità mafiosa, porto e detenzione di armi in luogo pubblico, concorso in spaccio di sostanze stupefacenti, indebita percezione di erogazioni pubbliche, ricettazione, riciclaggio, truffa Nel medesimo provvedimento cautelare è stato disposto ed eseguito il "sequestro preventivo in forma diretta o anche per interposta persona" di circa 74.000 euro a carico due società, un bar e una società di servizi. Nel corso delle operazioni, che hanno complessivamente visto impiegati oltre 250 Carabinieri, sono state altresì eseguite perquisizioni personali e locali per la ricerca di stupefacenti e altre cose pertinenti ai reati contestati.Le accuse nei confronti degli indagati, ritenute allo stato assistite dal requisito della gravità indiziaria e destinate all'ulteriore vaglio dibattimentale, traggono origine da un'articolata attività d'indagine intrapresa dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Salerno nel mese di aprile 2019, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia.L'attività, condotta attraverso indagini tecniche e mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, è risultata particolarmente complessa poiché è stato necessario ricostruire i reali titolari di schede telefoniche fittiziamente intestate ed utilizzate per lo svolgimento di traffici illeciti. Nella impostazione accusatoria gli indagati gravitavano attorno alla figura di G.S., alias "pappachione", che avrebbe nel tempo assunto una posizione di predominante rilievo, già prima della sua definitiva scarcerazione, avvenuta nel mese di maggio 2020, servendosi di permessi che gli davano la possibilità di rientrare sul territorio del capoluogo. Questi, direttamente o tramite intermediari, avrebbe instaurato e riallacciato rapporti, attraverso l'invio di lettere o incontri personali, con svariati pregiudicati salernitani, nel tentativo di formare un gruppo criminale finalizzato ad acquisire il controllo dell'attività di spaccio di stupefacenti nella citata "zona orientale" di Salerno, fino al suo arresto in flagranza, operato il 25 luglio 2020 dai Carabinieri di Salerno, per la violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S.. Secondo la prospettazione accusatoria, allo stato ritenuta valida dal Giudice, lo S. avrebbe estorto una parte dei proventi delle attività di spaccio percepite dai pusher presenti nell'area orientale di Salerno e in alcune strade del centro cittadino, nonché danaro ai danni di un esercente commerciale e portato e detenuto in luogo pubblico delle armi (tra cui un kalashnikov), con le quali avrebbe esploso, nel mese di luglio 2020, su pubblica via, 13 colpi di pistola senza un obiettivo preciso, ma al solo scopo dimostrativo, danneggiando alcuni palazzi, mentre era a bordo della sua auto con altri due indagati. Nello stesso mese, unitamente ad altri 7 indagati, avrebbe altresì gambizzato con due colpi di pistola un pusher, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in 30 giorni di prognosi, al fine di imporre la propria supremazia territoriale. Gli inquirenti hanno inoltre individuato un'attività di spaccio all'interno del carcere di Bellizzi Irpino (AV), da parte di due detenuti, che sarebbero riusciti ad ottenere la droga per il tramite di alcuni familiari e il loro legale di fiducia, anch'egli tra gli odierni arrestati, i quali avrebbero più volte consegnato lo stupefacente durante i colloqui. Inoltre, tre indagati, tra cui il predetto avvocato e uno dei leader del tifo organizzato locale, avrebbero commesso una truffa nei confronti dei genitori di un ventenne, anch'egli appartenente agli "ultras", deceduto in un incidente stradale mortale. In particolare, secondo la ricostruzione fatta propria dal Giudice, il capo del gruppo ultras, sfruttando la fiducia a lui riconosciuta proprio in quanto leader della tifoseria organizzata, sarebbe riuscito a carpire la buona fede dei genitori della vittima, ai quali avrebbe indicato il predetto legale per le procedure assicurative relative alla morte del figlio.
L'avvocato, mediante la falsificazione totale o parziale di documentazione fiscale attestante presunte spese sostenute in relazione al funerale della vittima e successive consulenze tecniche di parte, avrebbe poi indotto in errore i familiari circa gli oneri complessivamente lui dovuti, appropriandosi della somma di 160 mila euro, dal totale del risarcimento liquidato dall'assicurazione per il sinistro, ripartendola con il capo ultras e un altro indagato. A tutti gli indagati è contestata l'aggravante di aver approfittato della "condizione di minorata difesa delle vittime, dovuto allo stato di sofferenza psicologica derivante dalla morte del giovane”.
Parte della somma provento di truffa sarebbe stata poi riciclata attraverso una fattura falsa di 43.310 euro, emessa dalla società di consulenza di proprietà della moglie di uno dei tre.
Le indagini, anche bancarie, hanno consentito inoltre di ipotizzare che la citata donna, legale rappresentante di un'impresa individuale con sede in Pontecagnano Faiano (SA), mediante l'utilizzo e la presentazione di dichiarazioni e documentazione attestante cose non vere, avrebbe conseguito indebitamente un contributo a fondo perduto che lo Stato ha erogato al fine di sostenere le imprese colpite dall'emergenza epidemiologica "Covid-19", ricavandone un vantaggio patrimoniale quantificato in 30.856 euro corrisposto dall'Agenzia delle entrate, mediante accreditamento diretto in conto corrente intestato al soggetto beneficiario.
Da qui la connessa ipotesi delittuosa di indebita percezione di erogazioni pubbliche.
A riscontro delle risultanze emerse dalle intercettazioni e a seguito di appositi servizi di osservazione e pedinamento, nell'intero corso degli accertamenti di polizia giudiziaria sono state sequestrate sostanze stupefacenti per oltre 28 Kg, prevalentemente hashish, con contestale arresto in flagranza o deferimento in stato di libertà di 13 soggetti per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi, nonché numerosi altri sequestri amministrativi a carico di acquirenti-assuntori e correlate segnalazioni alla Prefettura di Salerno.

 

 

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1/12/2021 Ultimo lotto Bradanica, domani alle 11.30 l’apertura al traffico

Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra.

28/11/2021 Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani

Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato  08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it. 

15/11/2021 Obbligo di catene o pneumatici da neve

E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.

Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”.





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