-->

HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

La voce della Politica

Il resoconto (anche in video) della conferenza stampa di Bolognetti a Matera

17/06/2020

Il testo che Maurizio Bolognetti ha distribuito ai giornalisti nel corso della conferenza stampa e nel quale l’esponente radicale dichiara quanto segue:
“E’ lecito chiedersi se sia opportuno che alcuni magistrati continuino a prestare servizio in Basilicata, nonostante patenti situazioni di incompatibilità ambientale. Da Matera lancio un appello al CSM e al Ministro della Giustizia per chiedere ragione dell’assordante silenzio su alcuni esposti che ho indirizzato alla loro attenzione nel 2019. La giustizia è o dovrebbe essere una cosa seria, anche in un Paese come il nostro dove da tempo la Costituzione è stata ridotta a carta straccia e con essa gli articoli 111 e 27. La Giustizia dovrebbe essere una cosa seria anche in un Paese come il nostro dove imperversa un Ministro che non esita a definire l’abolizione della prescrizione una conquista di civiltà. Chi amministra giustizia, chi indossa la toga dovrebbe quotidianamente ricordare a se stesso le parole del costituente Piero Calamandrei: “E’ arduo codificare l’indipendenza. Occorrono certo la terzietà e l’imparzialità, ma occorre anche che terzietà e imparzialità siano assicurate sotto il profilo dell’apparenza. Il giudice ad esempio dovrebbe consumare i suoi pasti da solo”. Ecco, la domanda che inevitabilmente devo tornare a porre è la seguente: agli occhi dei cittadini lucani e non, il magistrato ignoto che a marzo scorso ebbe a cedere alle lusinghe di Antonio Mattia e Salvatore Colella, come appaiono? Nel Paese dei Palamara e di un’amministrazione della giustizia in bancarotta, nel Paese dove la non ragionevole durata dei processi si traduce in giustizia negata per imputati e vittime, nel Paese in cui troppo spesso la legge si applica per i nemici e si interpreta per gli amici, affermo che chi amministra giustizia debba essere come la moglie di Cesare. Mutuando le parole del Presidente Mattarella, potrei dire che la vicenda del magistrato zorro “ha prodotto conseguenze gravemente negative per il prestigio e l’autorevolezza dell’intero ordine giudiziario, la cui credibilità e la cui capacità di riscuotere fiducia sono indispensabili alla vita della Repubblica”. Ha ragione Claudio Martelli quando afferma che il CSM e l’ANM sono due organi in cui si è “espresso prima il peggiore ideologismo corporativo e poi la più sfrenata clientela di potere”. E avevamo ragione noi quando, con Marco Pannella, abbiamo provato a cambiare il sistema elettorale del CSM, ad abolire gli incarichi extragiudiziari e a introdurre un’autentica responsabilità civile del magistrato che sbaglia per dolo o colpa grave.
Non pretendo che il dottor Colella consumi i suoi pasti da solo, ma che venga destinato ad altra sede non lucana continuerò a chiederlo.
Così come devo necessariamente porre un quesito al Procuratore Capo di Matera: E’ vero o non è vero, dr. Argentino, quel che emerge dagli atti dell’inchiesta di Perugia, nei quali si legge di una collaborazione di suo figlio con l’avvocato Piero Amara? Segnatamente a pag. 129 del procedimento 6652/2018 è dato leggere quanto segue:
“L’avvocato Amara Piero è certamente uno dei principali protagonisti della complessa trama scaturita svolte dalle indagini dai vari uffici giudiziari. Egli è stato incaricato di seguire vari processi per conto di Eni e, come da lui stesso ammesso, nell’interesse di parte del management di tale società ha inoltrato tre esposti anonimi alla Procura della Repubblica di Trani del tutto infondati […] Egli, poi, ha svolto attività legale per conto di uno dei commissari dell’Ilva di Taranto. Nel seguire tali attività, secondo la ricostruzione offerta da Calafiore, ha mirato a creare rapporti con alcuni magistrati ai vertici di alcune procure. Nel suo studio l’avvocato Amara aveva fatto inserire il figlio dell’allora procuratore aggiunto di Taranto Pietro Argentino”.
Ecco, dr. Argentino, ripeto la domanda: risponde a verità quanto affermato da Calafiore?
A me risulta, dr. Argentino, che nel suo periodo pugliese lei abbia svolto delicate indagini su Eni e Ilva.
Dr. Argentino, se la collaborazione di suo figlio con l’avvocato Amara dovesse essere confermata, a mio avviso, lei dovrebbe opportunamente chiedere il trasferimento ad altra sede non lucana e non pugliese.
E’ perfino superfluo sottolineare che l’Eni ha interessi rilevanti in Basilicata e che il petrolio che l’Eni estrae in terra lucana viene trattato dalle raffinerie Eni di Taranto.
Questioni di opportunità anche rievocando le sagge parole di Piero Calamandrei, dr. Argentino. Questioni di opportunità che dovrebbero indurla a rinunciare alla carica di Procuratore capo in quel di Matera.
Chi amministra giustizia decide della vita delle persone e in questo momento la mia testa funziona come un Jukebox e i dischi che continuano a girare sono due: “Un Giudice”, leggendario brano del compianto Fabrizio De André, e il rock partenopeo di Bennato con il suo “In prigione, in prigione”. Chissà perché anche in questa brutta pagina che emerge dalle carte dell’inchiesta di Perugia ci sono storie di serie A e storie di serie C che non hanno avuto alcuna eco mediatica. Non mi stupisce. Basti pensare a certe vicende lucane che racconto da anni, che puntualmente si son fermate a Eboli. Nessun fatto si è precipitato a raccontarle. Già, chissà perché”.






archivio

ALTRI

La Voce della Politica
13/12/2025 - Nuove concessioni petrolifere, Cifarelli (PD):“La Basilicata non torni indietro'

I lavori del Consiglio regionale della UILTEC, presieduto dalla segretaria nazionale Daniela Piras, restituiscono con grande chiarezza l’immagine delle profonde contraddizioni che attraversano la Basilicata sul fronte dell’energia, dell’acqua e del lavoro: una regione che ga...-->continua

13/12/2025 - La lettera aperta dei giovani volontari del Gruppo Lucano

Di seguito la lettera aperta del volontario del Gruppo Lucano, Michele Ruggiero, a nome di tanti giovani volontari dell'associazione e a sostegno della lettera dei giorni scorsi firmata dal presidente Martoccia.

MENO PROCESSI, PIU' RESPONSABILITA' -->continua

13/12/2025 - Stabilizzazioni nelle Aziende Sanitarie: prosegue l’impegno della UIL FPL al fianco dei lavoratori precari

La UIL FPL ha partecipato all’incontro convocato dalla Regione sul tema delle stabilizzazioni del personale nelle Aziende Sanitarie ASP, ASM, AOR San Carlo, IRCCS CROB, un argomento sul quale la nostra Organizzazione si batte da anni con determinazione e conti...-->continua

13/12/2025 - Bardi: “Basilicanta” tra musica, fede e identità

“A volte, per ritrovare l’anima di una terra, è sufficiente che le sue voci storiche trovino un’armonia inedita. Questo miracolo culturale e spirituale prende forma oggi in occasione di Santa Lucia”. È quanto sottolinea il Presidente della Regione, Vito Bardi,...-->continua

12/12/2025 - Riforma dell’Ordinamento giudiziario - Bolognetti: facciamo chiarezza

Ho avuto l'onore e il piacere di poter conoscere Marco Pannella e di godere della sua stima e fiducia.
Marco Pannella, il Marco Pannella del "caso Tortora", il "campione" della difesa dello Stato di diritto e dei diritti umani, voleva portare le arance i...-->continua

12/12/2025 - Potenza, Calò (Azione): ''Sensi unici imposti e senza confronto''

"Apprendiamo con stupore, e con inevitabile disappunto, la decisione dell’Amministrazione comunale di introdurre sensi unici su Corso Garibaldi, Corso Umberto e via Acerenza senza alcuna condivisione preliminare con cittadini, residenti, attività commerciali e...-->continua

12/12/2025 - Avigliano: minoranze denunciano paralisi della commissione pari opportunità

Una nota stampa inviataci dai gruppi consiliari Impegno Comune per Avigliano e Insieme per Avigliano denuncia la paralisi della commissione per le pari opportunità, causata dalla strumentalizzazione politica della maggioranza. Secondo le minoranze, l’amministr...-->continua


















Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo