Ambiente-cultura-eventi- 22/12/2014 - Inaugurato il museo scenografico dell'Orsoleo

Inaugurato il museo scenografico dell'Orsoleo

22/12/2014

La storia incontra le nuove tecnologie: il risultato è un museo “nuovo”, un’esperienza di interazione tra pubblico e cultura, arte, spiritualità. Lo scenario è unico: il complesso francescano di Santa Maria dell’Orsoleo, che sorge sovrastante su una collina nel territorio di Sant’Arcangelo. Il complesso, che due anni fa incantò anche il Dalai Lama in visita in Basilicata, da oggi ospita un nuovo attrattore. E’ stato, infatti, inaugurato il museo scenografico e dopo aver visitato l’ampio spazio dedicato a tale impianto museale si comprende bene la natura del nome. Il visitatore è accompagnato dalle voci, dai suoni, dalle immagini e dalle musiche che raccontano la storia del complesso, gli usi, le abitudini, i particolari della vita quotidiana. “Un lavoro di non facile realizzazione soprattutto nei contenuti- spiega Giulia Bongiorno, che ha curato testi e storyboards- soprattutto perché di testimonianze materiali e documenti ce ne sono veramente pochissimi. Nonostante ciò siamo riusciti, grazie alla monografia di don Luigi Branco che più di tutti si è occupato di Santa Maria dell’Orsoleo, a ricostruirne la storia, oltre alle rarissime testimonianze materiali”. “Un progetto interessante- ha spiegato Raffaello Marsilio, amministratore delegato della Vis Elettrica, la società che ha realizzato il progetto- perché non si tratta di un museo statico ma continuamente in aggiornamento. Si parte dalla storia di questo monastero per valorizzare la storia non solo di Sant’Arcangelo ma di tutta la Val d’Agri”. Il museo fa parte della rete dei macroattrattori partoriti dal Programma Operativo Val d’Agri che, come ha spiegato Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute e tra i promotori del progetto assieme a Giampiero perri direttore dell’Apt “si lega all’attrattore più grande di tutti, vale a dire Matera2019”. “Ci sono altri musei simili- continua Marsilio- ma questo è sicuramente l’unico del suo genere in tutto il Meridione d’Italia. E’ un museo non immutabile, con contenuti tecnologici che è possibile aggiornare e adatto a qualsiasi tipologia di turismo, soprattutto il turismo scolastico”. È un percorso che si è cominciato a sperimentare già in diversi contesti lucani: a cominciare, tanto per citarne qualcuno, dal cinespettacolo della Grancia a Brindisi di Montagna, al Mondo di Federico II nel Castello di Lagopesole, al Percorso delle sette pietre fra Castelmezzano e Pietrapertosa, la rivitalizzazione della città dell'Utopia (una città dalle geometrie oblique) a Campomaggiore Vecchia.
Il museo resterà aperto per tutta la durata delle festività natalizie e fino al 6 gennaio sarà gratuito. Per sei mesi sarà gestito dalla società che lo ha realizzato, di concerto con il comune, e resterà aperto i fine settimana e i giorni festivi. Intanto l’amministrazione comunale preparerà il bando per la nuova gestione.

Mariapaola Vergallito