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| San Paolo Albanese celebra la festa ‘Croce e Basilico’: tradizione arbëreshe, spiritualità e biodiversità |
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12/09/2025 | La comunità arbëreshe di San Paolo Albanese, domenica 14 settembre, festeggia l'Esaltazione della Santa Croce, alla quale la Chiesa Madre è intitolata. Alla festa dell’Esaltazione della Santa Croce è collegata la celebrazione del ritrovamento a Gerusalemme, da parte dell'imperatrice Elena, dietro un cespuglio odoroso di basilico, della tomba e dei legni della croce, e la dedicazione della Basilica della Risurrezione, edificata sulla tomba del Signore, nel 335 d.C. Quella pianta aromatica, tanto profumata, cresciuta sul calvario attorno alla reliquia della Croce, fu chiamata “basilico” perché è “l’erba del Re” (Basileus). Nel rito greco bizantino, il sacerdote, durante la cerimonia religiosa, porta in processione, dall’altare fino alla porta centrale dell'iconostasi, un vassoio dove, su un letto di foglie di basilico, è posata la Croce. La festa “Croce e Basilico”. L’obiettivo della festa è la promozione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio eco-antropologico di San Paolo Albanese e della sua Comunità Arbëreshe, la salvaguardia della biodiversità naturale e culturale, della biodiversità agroalimentare e del cibo, la difesa dell’ambiente e delle tradizioni locali. Insieme, dunque, per celebrare la cultura arbëreshe e la ricchezza dell’Appennino lucano tra tradizione, spiritualità, comunità e musica. Alle 10.30 raduno e inizio dei festeggiamenti in Piazza Skanderbeg, mezz’ora dopo, la celebrazione della Divina Liturgia “Esaltazione Santa Croce”. Subito dopo, visita guidata alla Chiesa Madre, al Museo della Cultura arbëreshe e al centro storico Shën Paljit. Dopo la pausa pranzo, alle 15.00, visita al Giardino Botanico “Ka Knonjëzitë, alle 18 Ka sheshi: Joku i picullit, il tradizionale gioco della lippa. Alle 18.00, nel salone comunale, conversazione su terreni agricoli, biodiversità agricola e alimentare, patrimoni agronomici, prodotti agricoli tradizionali, patriarchi da frutto,gelsicoltura comunità del cibo e della biodiversità; gastronomia, tradizioni culturali, paesaggio rurale, spopolamento, aree interne”. Dopo i saluti del sindaco, Mosè Antonio Troiano, prenderanno la parola: Domenico Cerbino, dell’Alsia, Concetta Larocca, “Donne in Campo”, Silvano Di Leo, “Arte in Orto”, Laura Rosso, “Home Restaurant, “la casetta dei Raskatielli”. A seguire gli interventi di Mauro Viccaro, Miriam Romano,Pasquale Dragonetti, Giovanni Canora, Gianni Lacorazza, Vincenzo Di Sanzo, Cosimo Viola, Vincenzo Camodeca. Concluderà i lavori Annibale Formica – Comunità del Cibo - Dalle 20.00, in Piazza Skanderbeg, degustazione di prodotti agroalimentari tradizionali (PAT): Shtridhëlja me vasìlikua e Petulla. A seguire, lo spettacolo musicale “Mediterraineika” del gruppo Kàntara.
Vincenzo Diego |
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